Alcuni giorni fa i Carabinieri di Roma hanno aperto un'indagine sulla gestione di alcuni impianti per il trattamento dei rifiuti; il sospetto è che questi impianti dell'Ama ne abbiano smaltiti meno di quanto specificato nel contratto di servizio. Alcuni esponenti del PD e di Fli, venuti a conoscenza dell'indagine, hanno chiesto a gran voce le dimissioni dell'assessora all'ambiente di RomaPaola Muraro.
La Muraro, prima di diventare assessora, ha ricoperto contemporaneamente il ruolo di consulente sia nell'Ama (la società che si occupa della raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti nella città di Roma) che nella società vincitrice di svariati appalti proprio per Ama.
Per questa ragione, diversi rappresentanti del PD e di Fli hanno chiesto all'assessora di presentarsi in Aula per riferire del presunto conflitto d'interessi.
La risposta di Paola Muraro non si è fatta attendere. Attraverso il blog di Beppe Grillo ha affermato che lavorare come consulente sia perfettamente legittimo, e che il milione di euro percepito per la consulenza all'Ama corrisponda a poco più di 76 euro al giorno. Ha aggiunto che questi attacchi potessero provenire soltanto dalla vecchia politica, incapace di vedere l'esperienza di consulente dell'Ama come una risorsa, e non come un elemento negativo. Ha chiuso il suo pensiero accusando l'opposizione di aver tentato un vero e proprio "golpe dei rifiuti".
Nel frattempo anche la Raggi ha difeso la Muraro: "Non si deve dimettere, anzi, sta facendo un ottimo lavoro". E sulle polemiche relative alla gestione dell'Ama, se la prende con il PD e il PDl: "Considerando che Ama è stata praticamente appannaggio del Pd e del Pdl per anni, che oggi vengano a far polemiche mi fa un po' sorridere.
Stanno facendo polemiche contro la loro politica di gestione su Ama".
Le dichiarazioni della Muraro e della Raggi non sono bastate, però, a placare le polemiche. La capogruppo del Pd in Assemblea Capitolina ha presentato un'interrogazione alla Raggi per chiedere chiarimenti sul ruolo svolto dall'assessora in Ama prima di essere eletta, sui compensi percepiti dall'azienda e su eventuali altri rapporti con altre aziende che si occupano di rifiuti.