Dissidi interni, degrado urbano, emergenza rifiuti, caos trasporti. Sono bastati pochissimi giorni per catapultare Virginia Raggi nella realtà di Roma. Non che non fosse a conoscenza dei problemi che si trascinano da tempo in città, ma forse nemmeno la diretta interessata avrebbe mai immaginato di doversi rapportare con una simile Babele. La Capitale vive una delle stagioni più travagliate della sua storia e solo con una risposta politica di grande portata potranno essere posti gli argini a problematiche così critiche. Non sarà facile per la neo sindaca guidare Roma, intrappolata da una classe dirigente che ha saputo spolparla nella sua integrità.

Certo a non aiutare la Raggi sarà il Movimento 5 Stelle che sì ha raggiunto l’apice dalla sua genesi con la conquista della Capitale, ma che ora si trova a interpretare il ruolo inedito di timoniere. L’incontro informale avvenuto con Beppe Grillo in Campidoglio non è un caso: i grillini sono una pentola a pressione dominata da contrapposizioni interne scatenate dalla lottaalla nominationper Palazzo Chigi.

Prove generali di tregua

Grillo pare abbia rassicurato la Raggi sulla piena libertà operativa della neo sindaca, promettendole protezione per la vicenda delle consulenze all’Asl di Civitavecchia non dichiarate. Anche nel caso l’avvocatessa fosse iscritta nel registro degli indagati, non si procederebbe al voto online (come avvenuto per l’ex sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo) per decretarne l’espulsione.

Il diktat che circola nel M5S è emblematico: vietato commettere errori fino alle prossime elezioni legislative. Grillo è infatti convinto che, dopo l’exploit nelle recenti amministrative, la guida del governo non è stata mai così vicina. Per questo il direttorio dovrà agevolare Virginia Raggi, sostenendola nel processo di trasformazione di Roma che dovrà avvenire in modo repentino.

Un’impresa ardua considerato che la situazione sul territorio può dirsi addirittura peggiorata dall’insediamento della prima cittadina: la sporcizia regna nelle strade dalla periferia al centro storico, i cumuli di rifiuti svettano intorno ai cassonetti, i trasporti viaggiano a singhiozzo generando caos e disagi.

Conoscere le emergenze

In soccorso della Raggi è arrivato l’accordo sul rinnovo del contratto siglato dalle forze sociali del comparto igiene ambientale. “Da questo traguardo atteso da anni - ha affermato la sindaca - iniziamo a collaborare con tutti gli operatori impegnati nei servizi di igiene urbana e nella raccolta dei rifiuti di Roma”. Una concertazione indispensabile, che tuttavia non basterà a stanare le emergenze. Non si è placato ancora, ad esempio, l’eco del video girato da alcuni ragazzini di Tor Bella Monaca che hanno immortalato una colonia di topi in un angolo desolato del quartiere. Immagini che hanno fatto il giro del mondo creando un danno infinito per la credibilità di Roma.

La Raggi si è recata personalmente sul posto per dimostrare la volontà di porre rimedio a queste realtà. Presenza poi bissata nell’impianto di stoccaggio rifiuti di Rocca Cencia dell’Ama per registrarne lo stato di saturazione. L’impegno sul territorio c’è ma è lecito porre una domanda alla sindaca Raggi: possibile che abbia scoperto tutto ciò e molto altro solo dopo la sua elezione?