Sicuramente non deve essere facile essere eretti a ruolo di paladini del cambiamento, della giustizia, dell'Onestà con la O maiuscola, ed al contempo dover governare la più grande, e forse più disastrata, città d'Italia. Fatto sta che dopo i tanti ed eclatanti annunci della Raggi contro i campi Rom in sede di campagna elettorale (la Raggi a Virus, su Rai 2: "La strada non puo' che essere quella della chiusura, l'Italia è già sotto infrazione. E' assurdo continuare a pagare 24 milioni di euro per gli otto campi"), Roma avrà, con ogni probabilità, il primo campo Rom di stampo grillino.

Ma procediamo con ordine, dando uno sguardo a ritroso.

Una determinazione dirigenziale su questo campo rom fu fatta dal commissario Tronca, lo scorso 14 Giugno, tra i due turni elettorali che sancirono il trionfo assoluto dei pentastellati a Roma. Tale determinazione venne attuata dal neo sindaco appena 12 ore dopo il suo insediamento, la quale indica un bando per il "reperimento di un'area attrezzata per accoglienza Rom e attivazione del servizio sociale e di vigilanza"“.

Tuttavia, come determinato dalla direttiva n. 173 della Commissione Europea, non si può più procedere alla formazione di nuovi accampamenti i quali porteranno con ogni probabilità alla ghettizzazione della comunità Rom. Il bando indetto prevede che solo il 4% del budget, vicino al milione e mezzo di euro, sia conferito ad attività di inclusione attraverso l’erogazione di borse lavoro e di percorsi formativi.

Per farla breve non sembrano esserci i presupposti per rispettare la direttiva di cui sopra (motivo, tra l'altro, per cui il bando è sotto inchiesta a seguito di un esposto firmato Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, indirizzato all’Autorità Nazionale Anticorruzione).

Per questi ad altri motivi il XV municipio presenta una mozione per bloccare il bando in questione.

Mozione promossa da Fratelli d'Italia, ma votata all'unanimità (anche dal M5S, il quale detiene la maggioranza municipale).

La mozione in questione viene però clamorosamente bocciata nella seduta di Consiglio Comunale del 9 Agosto, e, con il bando in scadenza tra poco più di una settimana (22 Agosto), rimane difficile pensare ad altri argini verso questa manovra che tutto rappresenta meno che un punto di discontinuità con le precedenti amministrazioni e con il rispetto delle direttive Europee.

In attesa di chiarire quali siano le motivazioni di tale scelta si spera quanto meno in una trasparente gestione dell'assegnazione, delle lavorazioni e dell'amministrazione del campo in questione, la quale possa realmente favorire un integrazione già complicata di per sè e resa ancor più difficile dalla crisi economica e dai tanti slogan populisti che riempiono le nostre orecchie quotidianamente.