Non c’è pace per i romani in questo periodo, appena smaltiti i disagi legati alla manifestazione dell’associazione Susan G. Komen, per la lotta al tumore al seno, la classica ‘race for the cure’ che ha colorato di rosa la città e paralizzato l’area del Circo Massimo e dei Fori Imperiali, con la presenza di quasi centomila persone, sarà ancora rosa, la prossima fonte di disagio per la viabilità cittadina.

Domenica 27 maggio si chiuderà, con una tappa passerella su un circuito cittadino da percorrere per dieci tornate la 101 edizione del Giro d’Italia.

La “carovana rosa” dopo aver chiuso il conto, molto probabilmente con tutte le classifiche sportive, ed aver assegnato le maglie dei vincitori delle diverse categorie, si trasferirà armi e bagagli da Cervinia in piazza del Popolo per la ventunesima ed ultima tappa, da dove si partirà intorno alle ore 16.

Vigilata speciale l'area del ghetto ebraico

Una tappa che è anche al vaglio delle autorità di sicurezza; con la Questura di Roma, che ha già diramato una prima direttiva per l’appuntamento del 27 maggio con un eccezionale impiego di Forze di Polizia. Vigilata speciale è l’area del ghetto ebraico di Roma, considerato possibile obiettivo dei movimenti pro palestinesi, i quali non hanno fatto mancare critiche alla scelta degli organizzatori di far partire il Giro da Gerusalemme, decisa per celebrare il riconoscimento del grande Gino Bartali a “giusto fra le nazioni” nel memoriale dello Yad vashem, con consegna postuma della cittadinanza onoraria di Gerusalemme, per aver salvato gli ebrei perseguitati durante la seconda guerra mondiale.

Una motivazione nobile e condivisibile che però, collegata anche alla recrudescenza degli scontri in medio oriente, rinfocolatisi dopo lo spostamento delle ambasciate da Tel Aviv a Gerusalemme, potrebbe innescare manifestazioni di protesta che godrebbero di una vasta vetrina mediatica come appunto la tappa conclusiva del 101° Giro d’Italia.

Per scongiurare questa eventualità si pensa di predisporre una “green zone” all’interno della quale non sarà consentita alcuna manifestazione di ordine pubblico, un perimetro che partendo da piazzale Flaminio alle spalle di piazza del Popolo coinvolgerà altri luoghi strategici della città come la Stazione Termini, la zona di San Giovanni fino all’Aventino, la zona di Castel Sant’Angelo e poi interi tratti del lungotevere da Porta Portese a Piazza del Popolo, inglobando tutto il perimetro del ghetto.

In questo modo si punta a creare una zona cuscinetto, per l’evento sportivo, che si muoverà nella direttrice cittadina nord/sud da via Flaminia fino a lambire la via Cristoforo Colombo.

La Questura di Roma ha anche richiesto, alla prefettura ed al comune, la chiusura di due stazioni della metropolitana negli orari di maggior affluenza: per la linea A accessi chiusi per la stazione Flaminio che porta a Piazza del Popolo e per la linea B accesso chiuso alla stazione Colosseo.