- microtraumi ripetuti a carico dei muscoli adduttori della coscia e dei muscoli addominali. In questo caso il dolore si manifesta nella zona pubica.
- microtraumi indotti dai muscoli adduttori che allungandosi in modo non bilanciato con l'altro arto creano un cedimento. Questa situazione si viene a creare in età dello sviluppo e porta ad uno squilibrio del bacino.
- Il famoso gesto del calciatore, che comporta una forte tensione della muscolatura addominale.
In tutti e tre i casi, il dolore si manifesta all'inizio nella zona pubica, per poi irradiarsi successivamente nella facciata anteriore della cosce e qualche volta nel retro del pube. I sintomi che manifestano la pubalgia sono generalmente di tre tipi: tenesmo vescicale, sensazione d'incompleto svuotamento vescicale dopo aver fatto la pipì , dolore al risveglio e all'inizio dello svolgimento dell'attività fisica. I casi più gravi di pubalgia possono però manifestare un dolore continuo, in questi casi è consigliabile il riposo assoluto, terapia medica ( antinfiammatorio) e fisioterapia.
Gli esercizi adatti per la cura della pubalgia sono diversi, e da eseguire sempre dopo un adeguato periodo di riposo di almeno una settimana. Il primo esercizio consigliato è il tapis roulant, cercando di allungare al meglio gli adduttori, flessori dell'anca e i muscoli addominali. In secondo luogo è indicato praticare esercizi di stretching o qualsiasi altro attrezzo che favorisca il graduale allungamento muscolare.