Il consiglio sanitario della Regione Toscana ha stabilito che la pillola abortiva RU486 possa essere assunta sotto osservazione nei tanti consultori disponibili in ogni città. Questo è il primo caso in Italia, e permette alle donne di lasciare velocemente la struttura ospedaliera. Infatti le pazienti dopo la prima pillola dovranno stare due ore in osservazione per eventuali effetti collaterali, e poi possono tornare a casa attentamente monitorate dal Servizio Sanitario a loro disposizione. Due giorni dopo, dovranno ritornare a prendere la seconda dose mentre dopo 15 giorni sarà effettuata una visita di controllo.

La decisione è stata possibile in quanto la legge non vieta la somministrazione della pillola abortiva presso i poliambulatori. Il Consiglio ha inoltre spiegato come funziona dal punto di vista legislativo in quanto: 'Non importa una delibera perché abbiamo agito all'interno della legislazione vigente'. La struttura del consultorio è stata scelta per questa delicata fase della vita di una donna, che per mille motivi decide di interrompere la gravidanza, trovando un assistenza adeguata per tutto il corso della sua vita fertile con interventi di sostegno alla vita, ai contraccettivi e ad alle interruzioni volontarie di gravidanza. La decisione di prescrivere la pillola abortiva al di fuori degli ospedali ha suscitato diverse critiche, proponendo la somministrazioni solo nei consultori legati ai presidi ospedalieri della Toscana. Il gruppo Fratelli d'Italia ha espresso timore di una somministrazione generalizzata nei consultori.