Non basta una data di scadenza a fare la cultura alimentare, ma è un elemento importante. È notizia di oggi che l'Unione Europea vorrebbe eliminare le date di scadenza da alcuni prodotti alimentari per far fronte agli sprechi del settore, uno vero schiaffo alla fame nel mondo. Niente di più giusto, considerato poi che gli alimenti in questione sarebbero stati identificati in riso, caffè, cibi secchi, sale e aceto: cibi che in fondo non hanno una scadenza vera e propria ma una preferenza al consumo entro una data certa.

La questione è rilevantissima se consideriamo, poi, che l'attenzione europea in tema alimentare è considerata non molto soddisfacente  In Italia, invece, la tutela sulla tracciabilità e scadenza alimentare è molto elevata.

E ciò nonostante ogni anno i Nocs rilevano frodi per milioni di euro. La nostra salute è in mano ai decisori europei.

Ma c'è un'altra questione rilevantissima: da una recente indagine risulta che ogni anno, in Italia, si buttano 76 kg di prodotti alimentari a testa, il 25% della spesa. In Usa il 40% del cucinato finisce in spazzatura - 165 miliardi di dollari! Negli Usa infatti ogni famiglia manda in fumo oltre 2000 dollari di cibo all'anno perché pane, carne e pesce costano ancora relativamente poco.

Ecco l'Unione Europea vorrebbe combattere questo spreco invogliando al consumo prolungato. Come evitare che i Paesi più industrializzati siano così superficiali nei riguardi dell'alimentazione?

È in calendario di parlarne all'Expo2015 - la mostra internazionale sull'Agroalimentare che si terrà a Milano l'anno prossimo - tangenti e lavori per l'edilizia permettendo.

I ministri dell'agricoltura dell'Ue, su richiesta di Olanda e Svezia, hanno permesso al nostro Ministro per le politiche agricole e alimentari, Maurizio Martina, di lanciare una nuova sfida ai partner europei: cogliere l'opportunità dell'Expo 2015 per riflettere su questa importante problematica.

Durante i mesi dell'esposizione di Milano la malnutrizione e lo spreco alimentare saranno i grandi temi in discussione.

Accanto a questi temi verranno discussi anche salubrità, tracciabilità ed integrità dei prodotti alimentari. Inoltre dal prossimo luglio si avvierà il semestre europeo della presidenza italiana e quindi sarà proprio l'Italia che potrà dare un primo fondamentale orientamento al dibattito.

Anzi l'Italia potrà far sentire la propria voce in modo da apportare un forte ed autorevole contributo alla corretta impostazione della sostenibilità delle diete nel mondo.

Intanto fa sapere un lancio di Agenzia che il Commissario europeo alla sanità, Tonio Borg, al termine dei lavori del Consiglio Ue di stamane, ha confermato ai cronisti l'intenzione di presentare, insieme al collega all'ambiente, Janez Potocnik, una comunicazione sull'alimentazione sostenibile, probabilmente verso la metà di giugno prossimo, dove si parlerà anche della data del limite di consumo di alcuni alimenti.

"Qualità e sicurezza sono due punti irrinunciabili" - ha detto Martina ai giornalisti europei. "Capisco anche - ha proseguito - la sensibilità delle organizzazioni agricole italiane che giustamente pongono con prudenza questo tema.

Per l'Italia la soluzione contro gli sprechi alimentari, non si risolve discutendo esclusivamente sulla la questione etichetta. Bisogna al contrario - conclude il ministro - costruire un piano di interventi, lavorare molto sul fronte prevenzione e anche sulla cultura alimentare".

Infatti, al di là degli sprechi, il problema vero è che nel mondo non è molto diffusa la cultura alimentare, si mangia molto e male, con troppi grassi, a fronte di Paesi poverissimi afflitti da malnutrizione se non addirittura monoalimentazione. E se pensassimo di inviare i nostri scarti alimentari, confezionati e non ancora scaduti, nei Paesi dove non sanno neanche cosa vuol dire alimentarsi? Potrebbe essere un'idea.

Come pure potrebbe essere un'idea e una buona practice chiedere aiuto alla scuola per diffondere in Europa e nel mondo intero la cultura alla Corretta alimentazione, nonché buon comportamento alimentare. Perchè si sa: dimmi come mangi e ti dirò chi sei.

Oltre questi argomenti, il Ministro Martina, al Consiglio Europeo sull'agricoltura di stamane ha parlato anche di incentivi europei ai giovani agricoltori italiani.