Lo stress e la depressione, se non debitamente controllati, possono diventare malattie croniche, riuscendo persino ad indebolire la capacità di memoria della corteccia cerebrale, arrivando a far ridurre il volume del cervello delle persone che ne sono colpite. Già nel 1936, un medico austriaco Hans Seyle, divise in tre fasi le cause scatenanti dello stress: la prima fase è quella di allarme, dove il soggetto segnala l'esubero di doveri e le modalità di fatica per assolverli; nella seconda fase, il soggetto, cerca di adattarsi al nuovo tenore di vita e prova a sopportare cercando di stabilizzare la sua condizione; la fase conclusiva, dove si è raggiunta la soglia massima di sopportazione, porta il soggetto ad avere un esaurimento fisico e mentale, giungendo ad un senso d'impotenza e sfiducia.
Le cause che provocano stress sono differenti, poiché la percezione del livello di stress è un fattore fortemente soggettivo; quello che risulta stressante per un individuo, può non esserlo per un altro. Attualmente si parla molto di stress, forse per il momento di crisi in cui ci troviamo o per la vita frenetica che conduciamo, usiamo questo termine per descrivere uno stato di tensione, ansia, preoccupazione, che ci provoca conseguenze negative sull'organismo e nella vita di relazione. Lo stress può verificarsi nel proprio ambiente familiare e nella vita lavorativa, dove il carico di responsabilità o il dover svolgere un lavoro eccessivamente pesante, per le nostre possibilità, rende la situazione davvero insopportabile.
Alcuni sintomi dello stress sono: sensazione di stanchezza generale, accelerazione del battito cardiaco, difficoltà di concentrazione, attacchi di panico, crisi di pianto, depressione, disturbi del sonno, colite, mal funzionamento della tiroide, frequente bisogno di urinare, cambio della voce, iperattività, confusione mentale, irritabilità, abbassamento delle difese immunitarie, diabete, ipertensione e cefalea.
Talvolta quando si è sotto stress, si tenta di sfuggire dalla realtà attaccandosi ad una qualsiasi bottiglia di alcool o addirittura arrivare ad utilizzare droghe, per dimenticare ciò che stiamo vivendo, non pensando che non è affatto questa la soluzione, anzi aggiungiamo un nuovo problema nella nostra vita. Se allo stress si aggiunge anche una depressione cronica, a lungo andare anche il cervello ne risente.
Il cervello, infatti viene colpito e la connessione tra neuroni si interrompe, innescando una perdita di memoria e un calo di peso del cervello stesso. I ricercatori della Yale University hanno scoperto la causa di questo fenomeno. In pratica, l'interruttore genetico spegne alcuni specifici geni necessari per la formazione della sinapsi fra le cellule neuronali, provocando la perdita della massa cerebrale e della corteccia prefrontale, causando anche la diminuzione della memoria nei soggetti depressi. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature Medicine.