Il caso di Tubercolosi scoperto a Magenta in provincia di Milano fra i clandestini arrivati dall'Africa centrale e inviati nella cittadina dalla prefettura di Milano, si è accodata agli altri casi di tubercolosi trovati a Napoli. Nel capoluogo partenopeo si sono infatti ammalati due poliziotti che avevano partecipato all'assistenza delle persone sbarcate dai barconi che arrivano quotidianamente sulle coste italiane. In questi giorni il confronto sulla sicurezza e sulla cura della Salute pubblica è aperto, ma si parla specialmente della febbre emorragica di Ebola, che ha delle forme visibili spaventose e che è in gran parte mortale, ma che ha davvero poche probabilità di diffondersi, in quanto si trasmette per contatto diretto con i liquidi corporei degli ammalati oppure, si pensa, mangiando carne di pipistrello.

Della tubercolosi, invece, che si trasmette avendo un contatto diretto con gli ammalati e che miete generalmente più morti della febbre di ebola, si preferisce non parlare. Eppure il rischio di contrarre la tubercolosi è reale e concreto anche in Italia, dove il germe è stato riportato dall'immigrazione incontrollata anche dal punto di vista sanitario. Lo ha involontariamente confermato a Magenta, durante una riunione organizzata per tranquillizzare il popolo, il sindaco Marco Invernizzi, dicendo, con il supporto di uno di medici della ASL di competenza, che la tubercolosi può essere contratta anche in metropolitana e che quindi non è necessario isolare i clandestini ospitati nel'ex pensionato della Caritas.

"Appunto" gli ha risposto qualcuno dal pubblico. "Bisogna sospendere l'immigrazione di mare nostrum. Non possiamo tornare nel medio evo sanitario solo per loro. Prima le vaccinazioni e poi vengano regolarmente".

C'è anche chi ha fatto un confronto fra il caso di Magenta e la febbre di ebola. Ciò che ha colpito è stato il fatto che il filmato dell'arrivo del medico americano infettato ad Atlanta, mostrava lui e il suo accompagnatore completamente protetti da tute antigermi.

"Non si chiede di arrivare a tanto" hanno detto alcuni magentini su Facebook. "Ma che si chiuda perlomeno il cancello del pensionato con i clandestini all'interno e non all'esterno, liberi di infettare tutti quelli che incontrano sulla metropolitana".