Si sa, durante le feste è quasi impossibile resistere alle tentazioni culinarie che la tradizione mette in tavola. La cucina italiana, varia e ricca in ogni regione, dà il meglio di sè proprio in queste occasioni. Ma pranzi abbondanti e ipercalorici possono procurare problemi di digestione. Per fortuna esistono alcuni rimedi rimedi naturali che ci aiutano a superare i problemi di digestione che spesso ci affliggono dopo aver esagerato con pranzi e cenoni. Se avete la digestione difficile il mondo delle piante vi offre un'infinità di soluzioni. Per stimolare l'attività gastrica provate a sorseggiare, prima dei pasti, in bicchierino di aperitivo amaro a base di erbe come genziana, china, radice di angelica o scorza di arancino amaro. In caso di indigestione o pesantezza di stomaco preparate una miscela di tintura di finocchio e tarassaco in parti uguali e prendete un cucchiaino da caffè in mezzo bicchiere d'acqua dopo il pasto.

Per l'acidità di stomaco c'è una pianta davvero miracolosa. E' la liquirizia e va presa sottoforma di decotto, tre tazze al giorno, oppure compresse di estratto secco, 1-2 da 300mg, due o tre volte al giorno. In questi casi è utile una bella tisaniera che permette di preparare tisane e decotti con facilità, può diventare anche un regalo originale e poco impegnativo, adatto sia alle feste natalizie sia in altre occasioni come compleanni ecc. E' bene ricordare però che è necessario scegliere prodotti di qualità. L'ideale sarebbe raccogliere le erbe da sè. Un'occasione per unire l'utile e il dilettevole, con lunghe e salutari passeggiate in campagna e con la natura in presa diretta. Ma imparare a riconoscere le piante, individuare il momento di massima concentrazione dei principi attivi, raccoglierle e conservarle nel modo corretto è un lavoro quanto mai difficile e impegnativo. Decisamente più comodo affidarsi all'erboristeria sotto casa dove la scelta è ampia e la commessa è sempre pronta a fornire consigli, suggerimenti o informazioni. Ma c'è da fidarsi? A proposito di erbe secche i rischi riguardano la cattiva qualità e l'eventuale presenza di pesticidi e altri residui tossici. I controlli ci sono, ma spesso non sono sufficienti. Valutate il livello di professionalità dell'erborista e cercate di informarvi sulla provenienza delle piante, preferendo quelle che vengono da colture biologiche.