E' la dieta del "mima digiuno" e promette, oltre a dimagrire, anche longevità e Benessere. Somiglia al digiuno, ma tale non è. Anzi, si tratta semplicemente di seguire un regime alimentare che, con un ridotto apporto proteico, mescolato a grassi, carboidrati e micronutrienti, è in grado di abbattere il quotidiano apporto calorico, dimezzandolo.

Come funziona

Seguire tale dieta del mima digiuno è molto semplice. Impegna, infatti, solo cinque giorni al mese. E mentre si lavora al dimagrimento, questo percorso riesce a prevenire dalle malattie cardiovascolari, dal diabete, dall'obesità e dai tumori.

Ma non solo. La dieta dei "5 giorni" sarebbe anche in grado di rallentare i processi di invecchiamento.

Nello specifico, la dieta ha un nome: Dmd, dieta mima-digiuno, appunto. E porta con sé anche il tricolore della nostra bandiera, visto che a sperimentarli è stato Valter Longo, scienziato italiano della University of Southern California, in collaborazione con l'Istituto Firc di oncologia molecolare (Ifom) di Milano. Lo studio, pubblicato su Cell Metabolism, è stato condotto su campioni di lieviti, sui topi e sull'uomo.

In pratica, la Dmd produce gli stessi effetti dell'assenza di cibo sull'organismo umano. Questa, poi, rafforza i sistemi dell'organismo, quali quello immunitario e nervoso, riducendo di fatto i rischi di incorrere in varie patologie, comprese anche malattie come il cancro.

Si chiama digiuno, ma non si tratta di un'assenza radicale di cibo. Infatti, privare il nostro organismo del giusto contributo di fattori nutritivi sarebbe altamente pericoloso e difficile da far rispettare. Si può parlare, però, di restrizione calorica. E sarebbe proprio questa la principale ragione della sua utilità come anticancro.

La privazione strategica di alcuni fattori nutrienti renderebbero "affamate" le cellule tumorali, proteggendo il sistema immunitario e le cellule sane dagli effetti della chemioterapia.

Il ricercatore italiano, comunque, precisa che il digiuno radicale, con la sola assunzione di acqua è pericolosa. Occorre sempre consultare un medico ed essere seguiti. Soprattutto nei casi di pazienti diabetici, i quali non dovrebbero patire restrizioni caloriche durante l'assunzione di insulina, metformina o farmaci simili.