L'età "biologica" varia notevolmente in un campione di mille persone. È quanto ha avuto modo di riscontrare un team di ricerca della Duke University, negli Stati Uniti, il quale si è avvalso di 18 parametri riguardo lo stato di Salute dei partecipanti agli esperimenti. L'obiettivo era quello di rilevare l'età biologica, così come il ritmo di invecchiamento nel corso del tempo, Lo studio, svolto in collaborazione con ricercatori provenienti da altre università, è stato poi pubblicato sulla rivista PNAS.

Lo studio

La ricerca è stata guidata dal professor Daniel Belsky e dai suoi colleghi della Duke University.

Il campione di persone che ha partecipato allo studio aveva un'età compresa tra i 28 e i 38 anni. In particolare, gli scienziati si sono soffermati sullo studio di 18 importanti parametri biologici e di come questi mutavano all'aumentare dell'età. Ogni soggetto, infatti, veniva confrontato con i valori dei 18 biomarcatori, ad intervalli di tempo ben definiti (26, 32 e 38 anni). Si è segnalato, dunque, come siano presenti valori relativi ad alcune attività cardiovascolari, metaboliche e immunitarie, così come quelle dei reni, del fegato, delle gengive e dei polmoni, oltre al deterioramento della loro DNA.

Il processo di invecchiamento individuale, ricostruito dagli scienziati, è stato impostato su un set di misure dell'età biologica.

Quelle, in particolare, che variano dai 30 ai 60 anni negli individui di età anagrafica di 38 anni. Si è scoperto che gli adulti che avevano una età biologica più avanzata invecchiavano più rapidamente, con un aumento di un anno dell'età biologica. Questi adulti biologicamente "più anziani" hanno totalizzato un punteggio inferiore su una serie di test che misuravano le funzioni fisiche e cognitive.

"Quando abbiamo finalmente raccolto i dati, abbiamo osservato come questi 18 biomarcatori si muovevano nella direzione prevista in un arco di tempo di 12 anni, durante i quali i partecipanti sono stati seguiti ed è stato davvero emozionante", ha dichiarato Belsky. Non sorprende che, i partecipanti biologicamente più anziani abbiano riscontrato più difficoltà con i test che misurano la funzione fisica e cognitiva.

Hanno effettuato, infatti, meno bene di altri i test che misurano l'equilibrio, la forza, le abilità motorie ed hanno avuto più difficoltà con il funzionamento fisico.

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