Che le sigarette facciano male alla salute, è cosa stranota. E nonostante campagne informative sempre più 'a effetto' - in Tv, sui giornali e sui pacchetti stessi - aumenti costanti del loro prezzo, l'invenzione di quelle elettriche, il mercato sembra proprio non subire flessioni. L'età con la quale si comincia è ancora bassa, da minorenni. E se un calo del loro consumo tra gli uomini sembra comunque essere registrato, il problema ora è che il loro consumo è aumentato tra le donne. Pertanto, è in atto un'autentica compensazione. Ma ora arriva un altro, ennesimo allarme, che si spera possa dissuadere un po’ dal consumo di sigarette.
Alcune marche e tipologie conterrebbero veleno. Vediamo quali.
Particolarmente velenose sono le sigarette di contrabbando
A Napoli, al già pericoloso e negativo commercio 'legale' di sigarette, si aggiunge in parallelo quello illegale. La vendita delle cosiddette sigarette di contrabbando. Un fenomeno iniziato già nel dopoguerra, ma che divenne un mercato proficuo per la Camorra negli anni '80, al pari del traffico di droga. Negli anni '90-inizio 2000 sembrava essere stato smantellato, ma negli ultimi anni è tornato nuovamente evidente. Queste sigarette sono ancora più nocive di quelle legali giacchè contengono alti tassi di tossicità. Arrivano soprattutto dall'Est. Sui pacchetti ci sono nomi come D&B, Yesmoke, 777, Cheal White, più altre marche impronunciabili e scritte in cirillico.
Vanno dai due ai tre euro e cinquanta, molto meno dunque di quelle originali. I pacchetti sono uguali a quelle trovabili nelle Tabaccherie, prodotte soprattutto in Ucraina e in Cina.
Un mercato in espansione
Il mercato, purtroppo, sta crescendo nuovamente. Secondo un'inchiesta de Il Mattino, nel 2013 sono stati sorpresi il 103% di contrabbandieri in più rispetto all'anno precedente.
Mentre lo scorso anno le violazioni accertate sono state oltre 3800. Purtroppo il fenomeno trova terreno fertile nella disoccupazione giovanile, con tanti che si improvvisano rivenditori negli angoli delle strade e in casa per sopravvivere nel quotidiano.