Ad ognuno la sua fragranza con note di gelsomino, di rosa o di lillà. La personalità di una donna e di un uomo si manifesta anche attraverso la scelta del profumo giusto. Coco Chanel affermava che “una donna senza profumo è una donna senza avvenire”, ma oggi gli esperti lanciano l’allarme anche sul secondo amico preferito delle donne, dopo le scarpe ovviamente. Il business del profumo è da anni fonte di guadagno certa. Nessuno può rinunciarvi. Due gocce di profumo prima di andare a dormire deliziavano le notti di Marilyn Monroe; essenze delicate o decise sono state incarnate da dive dello spettacolo hollywoodiano e hanno impennato di milioni di dollari il guadagno delle maggiori case di moda e cosmesi presenti sul mercato mondiale.
Ed ora? L'allarmismo arriva da un gruppo di studiosi canadesi che hanno sottolineato la pericolosità di alcune sostanze chimiche “non dichiarate”, ma contenute nei profumi, che potrebbero danneggiare in modo grave la salute umana.
Il profumo è cancerogeno?
Tra le marche incriminate ci sarebbero Acqua di Gio di Giorgio Armani e American Eagle della Seventy Seven. Entrambe le profumazioni conterrebbero un allergene, il Lilial, che avrebbe lo stesso effetto di un eccesso di estrogeni nel corpo umano. I gruppi di studiosi fanno parte di un movimento ambientalista. C'è chi ha ritenuto la notizia, pubblicata per prima dal The Globe and Mail, come un attacco all’economia cosmetica di alcuni grandi colossi della moda e quindi privi di fondamento.
Il salicilato benzilico è l’altra sostanza allergenica contenuta nei profumi dichiarati “pericolosi”.
Essenze di bosco, profumazioni pericolose
Rick Smith, direttore esecutivo della Difesa Ambientale, ha pubblicato il rapporto sulla campagna californiana “Cosmetici sicuri”, ribadendo che: “Ogni volta che sentite un’essenza di foresta pluviale, di fragola o di pino, allora dovrete preoccuparvi.
In queste profumazioni sono contenute sostanze chimiche pericolose”. Gli allergeni contenuti nelle fragranze hanno effetti collaterali che non solo vanno ad irritare la pelle, ma una volta assorbite dai pori, penetrando nel flusso sanguigno darebbero origine ad alterazioni ormonali con effetti negativi sulla tiroide. Anche la marca italiana Dolce & Gabbana Light Blue è stata additata come “cancerogena” per la presenza del butilidrossitoluolo (BHT), un conservante e stabilizzante nocivo.
Dunque, niente più profumo? Meglio puzzare? Gli esperti consigliano cautela ed attenzione negli acquisti, leggendo bene le etichette delle profumazioni e stando alla larga da essenze pluviali. Un tentativo ambientalista di sabotaggio dell’economia mondiale? Non si esclude, ma nel frattempo “narici aperte”, come si suol dire.