Forse un nuovo caso di mucca pazza in Europa. La notizia arriva dalla Francia, precisamente dalla zona delle Ardenne, dove è stato avanzato il dubbio che una mucca di razza Salers sia stata colpita da encefalopatia spongiforme bovina.La notizia, divulgata martedì dal Ministero dell'Agricoltura, ha confermato che il caso sospetto è stato registrato a metà marzo. Un campione è stato inviato anche in Gran Bretagna, dove ha sede il più importante laboratorio di studio su questa malattia.

Il dramma 'mucca pazza'

La malattia Bse, più comunemente conosciuta con il nome di "mucca pazza" è apparsa per prima proprio in Inghilterra negli anni '80.

Si è avuta poi una prima diffusione tra i Paesi europei e successivamente su scala globale, a causa dell'uso dell'utilizzo di farine animali,prodotte con le carcasse degli animali contaminati.

Si è ritenuto che ci fosse un legame tra la Bse e la malattia neuro-degenerativa di Creutzfeldt-Jacob, che comportava una degenerazione a carico del sistema nervoso centrale tale da avere anche conseguenze fatali per gli essere umani. Preoccupazione che aveva comportato un crollo nel consumo di carne bovina a livello europeo e mondiale. Alcune aziende furono condannate e alcune tagli del bovino non sono esportabili, come le frattaglie.

Dai risultati delle analisi e ricerche effettuate, sono emerse solo due modalità di trasmissione tra gli animali, in particolar modo tramite la filiazione e il contatto con l'animale già malato.Negli ultimi anni si sono registrati diversi casi: nel 2011 in Francia, nel 2013 in Inghilterra e nel 2015 due casi in Irlanda.

I casi di morte degli animali hanno lasciato piuttosto perplessi gli scienziati, che hanno datola colpa alla possibile utilizzazione di acqua contaminata, oppure all'utilizzo di concimi fatti con farine animali per la coltivazione dei terreni in cui poi vanno a pascolare gli animali.

Ora, come allora, la nostra preoccupazione è se ci sia unreale rischio di diffusione.

L'allevatore delle Ardenne è stato chiaramente accusato e la prefettura locale ha messo sotto stretta osservazione i 400 animali della mandria, obbligando l'allevatore a non farli pascolare all'esterno della fattoria.

Se il caso fosse confermato, la Francia ritornerebbe ad essere un "paese a rischio controllato", che le precluderebbe l'accesso a mercati importanti quali quello dell'Arabia Saudita, di Singapore, Canada, Sud-Africa, Vietnam. Un duro colpo non solo per l'economia francese, ma anche per l'intero settore a livello internazionale, oltre allegravi ripercussioni che si avranno per i lavoratori.