Venerdì 13 maggio al centro congressi di Boario l'orchestra da camera Antonio Vivaldi ha suonato in una serata dedicata al centro per i disturbi dell'alimentazione presso l'ospedale di Esine. La manifestazione denominata MUSICA E Benessere è stata presentata a Darfo Boario Terme, un luogo, dove queste manifestazioni musicali sono molto apprezzate.

Come mai la musica è abbinata alla salute?

La musica è spesso utilizzata per scopi di auto-medicazione; molti di noi ascoltano la musica come un modo per calmarci o darci uno stimolo. E lo facciamo così spesso – se non di più – più che con il caffè o l’alcool.

La musica modifica l’umore, il dolore e il benessere, fornendo indizi su come possiamo sfruttare i suoi benefici anche come influenza sul nostro invecchiamento.

Come altre esperienze piacevoli, ci sono due parti di ascolto della musica: l’anticipazione di ascoltare la propria canzone preferita, e poi effettivamente ascoltarla. Il cervello segnalando la dopamina chimica, che è legata alla ricompensa, è coinvolto in entrambe le fasi. I neuroscienziati si sono chiesti per decenni se ci fosse qualcosa in più riguardo a esso – cosa dà alla musica il suo potere per indurre euforia?

La chiave chimica della musica

Gli oppioidi naturali del cervello potrebbero essere la chiave. Il team del professor Levitin ha dimostrato che bloccando i segnali degli oppioidi nel cervello, somministrando alle persone un farmaco chiamato naltrexone si riduce la quantità di piacere che essi riportano attingendo alla loro canzone preferita.

Essi ancora godono cosi tanto dall’anticipazione di ascoltare la canzone, suggerendo che, sebbene la dopamina sia coinvolta, è quando gli oppioidi si manifestano in quella musica che iniziano davvero a influenzare la nostra mente.

Un fiume di oppioidi spiegherebbe anche l’effetto della musica sul nostro corpo. L’ascolto della musica è noto faccia aumentare la soglia del dolore delle persone, tanto che in alcuni casi, può essere utilizzata per ridurre la necessità di antidolorifici simili alla morfina.

Il professor Levitin e la sua equipe hanno svolto molti esperimenti in questo settore. Nella loro analisi, il team di Levitin ha esaminato oltre 400 documenti, alla ricerca di modelli nella prova scientifica a sostegno della domanda che la musica può influenzare la chimica del cervello in modo positivo.

Sono riusciti a isolare quattro aree in cui la musica può aiutare:

  • La ricompensa, la motivazione, e il piacere (per aiutare i disturbi alimentari, ad esempio)
  • Lo stress e l’eccitazione (per contribuire a ridurre l’ansia)
  • L’immunità (per rafforzare il sistema immunitario del corpo e il rallentamento legato all’età del declino.)
  • L’appartenenza sociale (per contribuire a costruire la fiducia e il legame sociale.)

I ricercatori hanno collegato queste aree a quattro sistemi neuro-chimici primari:

  • Dopamina e oppioidi
  • Cortisolo (e gli ormoni correlati)
  • Serotonina (e gli ormoni correlati)
  • Ossitocina

La musica non solo come svago

Uno studio ha mostrato che i pazienti che hanno ascoltato la musica prima dell’intervento chirurgico livelli di ansia erano più bassi rispetto alle persone che hanno assunto farmaci anti-ansia come il Valium – e senza pregiudizied effetti collaterali.

Gli scienziati ipotizzano che la musica può stimolare il rilascio di peptidi oppioidi endogeni nel cervello.

Una delle organizzatrici dell'evento, la signora Savina Zani, ha dichiarato che la musica è strumento per la salute, per lo svago e un valido sostegno nei momenti difficili. È importante quindi non sottovalutare questi aspetti. Molte persone usano la musica per regolare il loro umore per tutta la giornata. Noi usiamo la musica per creare una colonna sonora per la nostra vita.