Con alzheimer si intende quella patologia che provoca una progressiva demenza del cervello, fino a non riconoscere più se stessi e perfino i propri cari. Una patologia però sempre meno sconosciuta, contro cui la ricerca scientifica sta facendo enormi progressi, nel tentativo di frenarne il processo o addirittura di sconfiggerla. Anche i lavori svolti hanno un ruolo molto importante riguardo l'Alzheimer, sia in senso positivo, difendendoci da essa, sia in senso negativo, esponendoci al rischio di contrarla. Un recente studio condotto dal centro di ricerche Wisconsin Alzheimer’s Disease e presentato alla conferenza internazionale sul tema svoltasi a Toronto ''Alzheimer’s Association International Conference'', elenca quali sono questi lavori e perché ci espongono o ci aiutano contro la malattia.

Vediamo quali sono.

Perché i lavori svolti incidono nella lotta all'Alzheimer

Come fanno i lavori svolti ad incidere su questa patologia? Alcune forme di Alzheimer sono provocate da un regime alimentare poco sano. Pertanto, svolgere una professione stimolante, che ci circondi di relazioni sociali, aiuta la salute mentale di chi la svolge che, di conseguenza, avrà anche una maggiore attenzione verso ciò che mangia. Tra gli alimenti che possono favorire l'insorgere della demenza mentale, troviamo in primis la carne rossa, i cibi cosiddetti processati e le bevande iperzuccherate. Queste ultime molto in voga tra i giovani.

I lavori che ci difendono dall'Alzheimer e quelli che ci mettono a rischio

Pertanto, i ricercatori americani sostengono che i lavori più stimolanti e che dunque danno un aiutosono quelli di avvocato, insegnante e ingegnere.

Di contro, quelli che mangiano in modo più sregolato sono operaio, cassiere e macchinista. Tuttavia, i ricercatori del Wisconsin frenano anche da facili entusiasmi. Di fatti, anche chi svolge una professione stimolante può mangiare male. E viceversa. Infatti, si ritiene che bastano anche tre anni di regime alimentare sregolato per vanificare anni di buone abitudini. Oltre al cibo, è anche molto importante lo stimolo che si dà al cervello, con letture, ragionamenti, ecc.