Circa un quinto di tutte le gravidanze finisce in un aborto spontaneo e le cause alla base di ciò spesso rimangono sconosciute.

Il punto della Torres-Padilla

Durante la fecondazione, lo sperma e l’ovulo si fondono insieme, ma è nelle fasi intermedie che il diploide, meglio conosciuto come "set cromosomico", si forma completamente e si sviluppa. Subito dopo la fecondazione le cellule sono in grado si generare l'intero embrione, ed è proprio durante questo processo che si sviluppano quelle complicanze che, spesso, compromettono l’esito positivo della fecondazione.

"Il 40 - 50 % delle fecondazioni di tutti gli ovuli finisce col fallire” afferma la Dottoressa Torres-Padilla, direttore dell'Istituto di Epigenetica e cellule staminali (IES) di Helmholtz Zentrum München.

La Dottoressa e il suo team hanno allora studiato i meccanismi che si azionano durante questa fase al fine di capire ciò che rende l'embrione "fecondo". Con questa ricerca, infatti, si mira ad individuare un programma a livello cellulare che funzioni con tutti gli embrioni da impiantare. Quello che sappiamo è che la fase embrionale inizia quando le cellule si posizionano sulla superficie delle pareti uterine, svolgendo dunque un ruolo chiavein tutto il processo. "Se questo strato di cellule non è sviluppato correttamente, l'embrione non riuscirà ad impiantarsi" dice poi la la Torres-Padilla, ed è qui che sta il punto chiave della ricerca, poichè studiando meglio il processo di formazione di questo strato superficiale si potrà dare una risposta a tutte quelle domande sulla fertilià che tutt'oggi continuano a interessare la comunità scientifica e non.

In laboratorio, si sono già identificate le molecole che controllano questo processo, osservando e studiando meglio quelle che influenzano quando e dove gli embrioni costituiscono lo strato cruciale delle cellule superficiali. I finanziamenti della Commissione Europea, inoltre, potrebbero dare un'ulteriore spinta alla ricerca che mira ad acquisire una più profonda comprensione di questo processo.

Continuare su questa rotta potrebbe essere così importante perchè grazie a questo si potrebbe addirittura contribuire a un intervento selettivo sull’infertilità con misure dietetiche o farmaceutiche mirate a combatterla.