L'Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA), ente del dipartimento della Salute britannico, dà il via ad alcuni scienziati dell’Istituto “Francis Crick” a modificare geneticamente gli embrioni umani al fine di comprenderne il loro processo di sviluppo. L’Human Fertilisation and Embryology Authority è un organismo autorevole britannico (seppur non ministeriale) che controlla gran parte delle cliniche del Regno Unito che sperimentano la fecondazione in vitro e l’inseminazione artificiale. Nello specifico gli scienziati intendono “disattivare” alcuni geni presenti negli embrioni umani per capire cosa succede e soprattutto capire quali sono i geni fondamentali per far crescere sani i bambini.

50% degli ovociti si sviluppa in modo anomalo

Secondo quanto si apprende dalla stampa internazionale questo è il secondo caso al mondo di autorizzazione a compiere esperimenti del genere. Un caso analogo lo scorso anno ad opera di un team di scienziati cinesi. Allora i ricercatori intervennero per correggere un gene che causa la talassemia. Secondo gli esperti il 50% degli ovociti fecondati si sviluppa con delle anomalie del codice genetico. Secondo questi è possibile individuati quelli che creano le anomalie e sostituirli con quelli con un Dna funzionante a tutti gli effetti. Si potrebbero evitare così , dicono, aborti e favorire la fertilità. La richiesta di avviare pratiche del genere è stata avanzata al Governo britannico dalla scienziata Kathy Niakan.

Ma non manca chi è contrario

La sperimentazioneè osteggiata dagliambienti religiosi, ma anche nella folta comunità medica anglosassone c’è chi non è d’accordo. "E’ una questione di etica, si rischia di creare bambini su misura", osservaSarah Chandell’università di Edimburgo, che alla BBC afferma il bisogno distare attenti a questo tipo di sperimentazione.

In particolar modo è preoccupata che il sistema di regolamentazione sia ben definito. Proprio in Cina, asserisce la studiosa, gli scienziati avevano paventato la possibilità che si potessero verificare mutazioni inaspettate.