La politica fiscale può disincentivare il consumo di bibite zuccherate. Ne è certa l'Oms, che porta avanti la sua battaglia contro gli zuccheri e gli alimenti calorici. Le bevande zuccherate, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, aumentano notevolmente il rischio di diabete di tipo 2, carie e obesità.

Politica fiscale è un ottimo deterrente all'acquisto di bibite zuccherate

Un metodo ottimale per ridurre il consumo delle bibite zuccherate, secondo l'Oms, è quello di aumentarne il prezzo del 20%. Ciò, infatti, comporta una diminuzione dell'acquisto e quindi del consumo.

La celebre Organizzazione ha sottolineato la sua opinione nella relazione intitolata 'Le politiche fiscali per la dieta e la prevenzione delle malattie non trasmissibili'. La Gran Bretagna, il Messico e la Francia hanno già provveduto a tassare le bibite zuccherate: lo farà prossimamente anche l'Irlanda. La politica fiscale, a quanto pare, è un ottimo deterrente all'acquisto di cibi e bevande che fanno male alla Salute. Si cerca di seguire, in sostanza, una linea simile a quella adottata per il contrasto del tabagismo: in molte nazioni è stato aumentato il prezzo delle sigarette e, successivamente, si è registrato un forte calo dei fumatori. Nel suo dossier, l'Oms evidenzia l'importanza della politica fiscale per disincentivare il consumo di bibite zuccherate e quindi arginare la diffusione di patologie gravi come obesità e diabete di tipo 2.

Medici e nutrizionisti concordano nel fatto che il calo del consumo di bevande zuccherate e gassate favorisce un forte calo di calorie assunte; quindi diminuisce anche il rischio di carie, sovrappeso, obesità e diabete.

Zuccheri aggiunti andrebbero banditi

Douglas Bettcher, direttore del dipartimento per la prevenzione delle malattie non trasmissibili dell'Oms, ha spiegato che bisogna fare il possibile per limitare il consumo di bibite zuccherate ed alimenti come succhi di frutta e sciroppi, ovvero cibi con zuccheri aggiunti, per contrastare diabete ed obesità.

Negli ultimi 36 anni, il numero delle persone obese è raddoppiato. Nel mondo è obeso l'11% degli uomini e il 15% delle donne. Dati che fanno senza dubbio riflettere. I bimbi obesi che hanno meno di 5 anni, invece, sono 42 milioni: la maggior parte vive in Asia.

Snack e merendine sono deleteri

Il direttore del dipartimento di nutrizione dell'Oms, Francesco Branca, ha affermato che lo scopo precipuo, oggi, per combattere obesità, diabete ed altre patologie legate a un grosso apporto di calorie nell'organismo è quello di ridurre notevolmente l'apporto di zuccheri aggiunti.

Il motivo? L'uomo non ne ha bisogno. Bimbi e adulti non dovrebbero assumere, dunque, zuccheriaggiunti ma visto che viviamo in un mondo colmo di merendine, snack e 'junk food' vario, la quantità da introdurre nell'organismo non dovrebbe oltrepassare il 10% dell'apporto calorico quotidiano.

Oltre alle bibite zuccherate, l'Oms punta l'indice verso snack e merendine. Tali alimenti, che piacciono molto ai bimbi, rappresentano delle grosse 'sorgenti' di zuccheri e calorie. Secondo recenti indagini, i maggiori consumatori di tali cibi sono i britannici e gli spagnoli.