La Scabbia ha fatto la sua comparsa a Novate (MI) in via Baranzate, nella Scuola primaria Don Milani. Il dirigente scolastico, prima di chiudersi nel riserbo più assoluto, ha sottolineato che non ha nulla da commentare rispetto alle informazioni pubblicate sul sito della scuola. La scabbia, causata da un acaro microscopico (invisibile a occhio nudo), è una malattia della pelle molto contagiosa: il periodo di incubazione, cioè il tempo occorrente al parassita per moltiplicarsi, è compreso tra due e otto settimane.

Scabbia tra gli alunni

Nella comunicazione sono elencati anchei sintomi tipici della malattia: lesioni cutanee, prodotte soprattutto dall'irresistibile impulso di grattarsi, intenso prurito, in particolare di notte.

Viene specificato inoltre che la scabbia ha un periodo di incubazione di sessanta giorni al massimo, si consiglia dunque alle famiglie di verificare, e tenere sotto osservazione, gli eventuali sintomi almeno fino al 7 dicembre: si tratta di una malattia contagiosa la cui trasmissione può avvenire, oltre che tramite degli indumenti, attraverso uno stretto e prolungato contatto con delle persone già infette; tuttavia, il parassita non può sopravvivere lontano dal corpo umano oltre i tre-quattro giorni. Difficile dunque che possa trasmettersi fuori dalla cerchia familiare, in quanto il contagio richiede uno stretto contatto tra le persone per parecchio tempo.

Dalla scabbia si guarisce

All'insorgere di eventuali sintomi, il dipartimento di prevenzione consiglia di rivolgersi immediatamente al proprio medico di base e affidarsi alle sue cure.

Nessun allarmismo comunque, perchè una persona colpita dalla scabbia guarisce perfettamente: dopo il trattamento sanitario necessario è considerato non più contagioso, quindi può tornare regolarmente a frequentare le lezioni. Intanto i genitori degli alunni della scuola di Novate, sul sito potranno seguire gli aggiornamenti e trovare le informazioni, sia per quanto riguarda la salute e l'igiene a scuola, che per l'eventuale presenza di altre malattie contagiose. Nel caso specifico, tramite una lettera inviata dall'Asl, i diretti interessati hanno ricevuto una comunicazione.