Miete ancora vittime il mostro meningite che sembra aver tristemente invaso la Toscana. Ad arrendersi alla sua violenza questa volta, un bimbo di soli 22 mesi ricoverato e deceduto presso l'ospedale Meyer di Firenze, in seguito ad una febbre alta. Accompagnato dai genitore all'ospedale San Luca di Lucca, dopo un consulto del pediatra del bambino, originario di Porcari, il piccolo è stato poi trasferito in ambulanza d'urgenza presso l'ospedale pediatrico fiorentino Meyer. Le condizioni del piccolo paziente sono apparse immediatamente molto gravi.
Apparentemente inequivocabile la diagnosi: "sepsi meningococcica di tipo c", tuttavia ancora in corso di accertamento. Avviata invece dall'Asl la profilassi per i genitori e per i bimbi che frequentavano lo stesso asilo nido (il Mary Poppins) della vittima. Questi ultimi saranno sottoposti a controllo sanitario per i prossimi dieci giorni.
Secondo le prime informazioni giunte, il bambino non era vaccinato
Si aggrava così pesantemente il bilancio delle vittime di meningite registrato nel 2016. Solo in Toscana i casi da meningococco di tipo c sarebbero sette. Ben sessanta dal 2015 ad oggi in questa regione (31 nel 2015, 29 nel 2016), per la quale è già stato predisposto un particolare piano per far fronte all'epidemia.
Cos'è e come affrontarla: La meningite è una grave infiammazione delle meningi, ovvero le membrane che rivestono il cervello. L'infiammazione può avere ripercussioni molto gravi e in alcuni casi portare al decesso. La meningite è causata da virus o da batteri, tra cui emofilo tipo b, pneumococco e meningococco. I sintomi principali sono febbre molto alta, nausea, vomito e irritazione delle membrane meningee (che può essere avvertita tramite un irrigidimento dei muscoli nucali).
L'unica, efficace misura di prevenzione contro questo batterio è la vaccinazione, oltre a misure precauzionali come la distanza da luoghi sovraffollati, principali ricettacoli della diffusione di batteri. Tuttavia, è bene non creare falsi allarmismi, come confermano gli epidemiologi.