In questi giorni sono molte le persone che hanno iniziato a seguire una dieta detox per smaltire i chili di troppo accumulati nel corso di queste festività. Tuttavia la vicenda che ci accingiamo a raccontarvi, rende conto di come non bisogna mai esagerare anche con questo tipo di diete, che sebbene siano a base di prodotti naturali, possono comunque provocare dei danni all'organismo.
Stando a quanto si apprende, una donna inglese di 47 anni si è sottoposta a una dieta detox, ma ha esagerato con l'assunzione di tisane e di acqua.
Dieta detox: donna ricoverata in terapia intensiva
Il caso è stato riportato dai medici del "British Medical Journal Case Reports". Per la donna inglese di 47 anni si è reso necessario il ricovero al Milton Keynes Hospital. La paziente in pratica aveva assunto un mix di erbe e di integratori. Ma anche i prodotti naturali, contrariamente a quanto si possa pensare, non sono privi di effetti collaterali. Dagli esami del sangue che ha effettuato, sono risultati livelli molto bassi di sodio. A detta dei familiari, prima del collasso che l'ha colpita, la donna avrebbe assunto in particolare tè alla salvia, tè verde e quantità spropositate di acqua.
La dieta detox in effetti viene consigliata dopo le feste per eliminare i chili accumulati e disintossicare l'organismo.
Tale dieta se seguita correttamente per almeno 2 o 3 giorni produce i suoi effetti. Fondamentalmente nel seguire tale regime alimentare vanno provilegiate frutta e verdura fresca di stagione.
Il monito dei medici
I medici sottolineano come il nostro corpo possiede organi che sono capaci di depurare e disintossicare perfettamente il nostro organismo, basti solo pensare ai reni, tuttavia non bisogna sovraccaricarli di lavoro.
In questo senso ad esempio, come nel caso della signora inglese, bere troppo è scriteriato come non bere abbastanza. Inoltre per mantenersi in salute basta poco. È sufficiente seguire una alimentazione sana e variegata da accompagnare allo svolgimento di una attività fisica non dispendiosa, ma costante nel tempo.
