L'appendice per lungo tempo ha scontato la convinzione da parte dei medici di essere un organo inutile, un sovrappiù messo lì dalla natura chissà per quale ragione. Ma evidentemente se esiste non lo è per caso. In effetti uno studio condotto dalla Midwestern University ha messo in evidenza come questa parte terminale dell'intestino considerata del tutto inutile, in realtà assolve a delle funzioni importanti che contribuiscono a mantenere l'organismo in un buono stato di salute.

L'appendice: le funzioni utili per l'organismo

I ricercatori in uno studio a largo spettro hanno trovato ben oltre 500 specie di animali che sono provviste di appendice.

Per i ricercatori le specie animali che possiedono questo tratto terminale dell'intestino presenterebbero una maggiore concentrazione di tessuto linfoide nell'intestino cieco, ovvero la parte dell'apparato digerente da cui si sviluppa la stessa appendice. Questo tipo di tessuto linfoide presente nell'intestino svolge un ruolo molto importante per il sistema immunitario. Alcuni studi hanno domostrato che le persone che ne sono prive tendono ad ammalarsi con maggiore frequenza ed anche a metterci più tempo a riprendersi da una malattia.

L'appendice è anche una riserva di batteri buoni che serve ad equilibrare il microbiota intestinale. In questo senso questi batteri buoni sarebbero in grado di subentrare a quelli persi a seguito delle terapie antibiotiche per curare una infezione.

Insomma si può benissimo vivere anche senza appendice ma considerate queste funzioni utili, se non ci sono controindicazioni gravi, sarebbe molto meglio tenersela per tutta la vita.

Appendicite: cos'è e come si cura

L'appendicite consiste in una infiammazione dell'appendice vermiforme. Il sintomo più importante è dato dal dolore addominale che si presenta improvvisamente.

Si localizza vicino all'ombelico e tende a espandersi più in basso e verso destra. Può accompagnarsi anche a stitichezza o diarrea, febbre leggera, gonfiore addominale, nausea e vomito. Le cause che possono determinarla vanno ricercate in una ostruzione che può derivare a causa di feci accumulate o per una infezione. In questi casi i batteri si moltiplicano al suo interno facendo in modo che la cavità si riempia di pus.

Se non si interviene per tempo il materiale infetto accumulato può provocarne la rottura, determinando una peritonite che può rivelarsi fatale. Nel caso in cui si presentano questi sintomi è bene quindi recarsi al più presto dal proprio medico curante.