Quali cibi fanno male? Qual è la giusta alimentazione che ci consente di affrontare meglio il lavoro?

Numerose sono le ricerche, gli studi e le teorie che continuamente aggiornano la lista dei cibi da evitare, da quelli cancerosi a quelli nocivi per la pressione o per il colesterolo, da quelli contenenti olio di palma agli insaccati messi al bando da qualche anno. Risulta difficile quindi orientarsi nella scelta dei cibi da mettere sulla nostra tavola.

Un nuovo approccio all'alimentazione viene dal libro La dieta dei mestieri scritto da Eleonora Buratti, sociologa aziendale e studiosa dei comportamenti alimentari, in collaborazione con Carlo Giolo, economo, dietista e consulente d'impresa.

Un manuale scientifico-educativo

Un libro lontano dalle classiche ricette originali e stravaganti al passo con i tempi, un vero e proprio manuale operativo che servendosi di 400 testi mette a fuoco e analizza la relazione esistente tra la prestazione lavorativa e la dieta seguita dal singolo lavoratore. Cinque anni di ricerche sono state necessarie per la stesura delle 226 pagine di cui si compone il manuale, che non affronta la questione solo dal punto teorico, bensì riporta esempi e dati reali. Se nella prima parte gli autori espongono i principi basilari di una sana alimentazione, nella seconda analizzano 16 diverse diete adatte a 16 mestieri differenti che corrispondono all'80% delle professioni più comuni.

Una dieta scorretta e una cattiva alimentazione causerebbero un calo di produttività del 20% sul posto di Lavoro. Il dato è confermato anche dall'ILO (Organizzazione internazionale del lavoro) e dall'Inail che comunica che la maggior parte degli infortuni avviene dopo pranzo. “Ho raccolto testimonianze di imprenditori che raccontavano che dopo pranzo avrebbero potuto chiudere l'azienda per la scarsa produttività dei dipendenti” – ha dichiarato l'autrice che per anni ha lavorato in azienda.

Cosa devono mangiare i manager, i dentisti, i parrucchieri e gli impiegati?

Partendo dal presupposto che “ci sono sostanze che aiutano il nostro organismo ad affrontare meglio i rischi del lavoro” – come spiega la Buratti – ecco un elenco di alimenti consigliati alle diverse figure professionali.

I manager aziendali, o più in generale le figure professionali dirigenziali, dovrebbero prediligere cibi ricchi di magnesio, come mandorle dolci, carciofi crudi e anacardi, poiché più esposti allo stress.

I dentisti, invece, poiché respirano costantemente metalli pericolosi quali il mercurio, dovrebbero preferire alimenti chelanti come l'uva, l'alga clorella, le clementine e il coriandolo. Ai parrucchieri è consigliato assumere cibi antiossidanti e ricchi di vitamina C come kiwi, cavolo, origano e the verde poiché a rischio asma bronchiale e dermatite da contatto. La categoria degli impiegati, che sono più esposti alle difficoltà respiratorie causate dalle polveri e dai toner delle stampanti, al calo della vista dovuto al pc e ai disturbi circolatori agli arti inferiori per via della sedentarietà, conviene assumere scalogno, carote, pomodori secchi, more, ribes e mirtilli. Son da evitare quindi i cibi ad alto contenuto di fosfati di potassio (E340), mono e digliceridi degli acidi grassi (E471) e antiagglomeranti a base di silicio (E551) tipici delle bibite e delle merende presenti nei distributori automatici in ufficio.