Combattere l'invecchiamento e vivere in salute. Questi sono gli obiettivi di un microbiologo statunitense, Brian Hanley, che si è fatto iniettare del dna "alieno" per incrementare la secrezione dell'ormone della crescita, proprio come avviene nel primo decennio di vita. Nel corso di un collegamento da Davis, in California, Hanley ha dichiarato che tutti, un giorno, potranno essere come Wolverine o Deadpool, ovvero uomini transgenici. L'esperto, in passato, ha condotto ricerche sui rimedi per fronteggiare eventuali guerre nucleari e armi batteriologiche.

Brian Hanley è diventato una "cavia"

Brian Hanley sembra un ricercatore pazzo ma, in realtà, il suo studio è decisamente interessante. Solitamente gli studiosi fanno test su cavie o altri uomini. Il 60enne californiano, invece, ha deciso di fare di se stesso una "cavia", nell'ambito della sua particolare ricerca: nelle cellule dei suoi muscoli c'è un gene estraneo. Hanley ha rivelato che l'idea di trovare il metodo per contrastare l'invecchiamento gli è venuta mentre studiava come combattere il virus dell'Hiv.

Sembra che l'ormone Ghrh (quello che stimola l'ormone della crescita) tenda ad aggregarsi alle cellule, sfruttando i medesimi recettori che usa l'Hiv per lesionarle. Secondo lo scienziato, se questo virus non trova molti recettori disponibili, avrà diverse difficoltà nel riuscire a danneggiare le cellule.

Questa ricerca, però, non è stata appoggiata dalle grandi aziende farmaceutiche, e Brian Hanley si è visto costretto a sospenderla.

L'ok di un comitato bioetico indipendente

Partendo sempre dalle caratteristiche dell'ormone Ghrh, l'esperto californiano ha iniziato una nuova sperimentazione. Il suo scopo è quello di riportare l'ormone della crescita al livello dei trentenni.

Visto che non si conoscono perfettamente gli effetti che Ghrh potrebbe avere sull'organismo umano, Hanley si è rivolto ad un Comitato bioetico indipendente prima di iniziare il test.

Gli esperti, dopo un'accurata valutazione, hanno dato l'ok alla sperimentazione, ma solo su un volontario. Così il ricercatore ha deciso di fare da "cavia" al suo esperimento.

Da quando ha modificato le sue cellule, lo studioso si sente più euforico, ha più globuli bianchi e il 20% in meno di colesterolo cattivo. I battiti cardiaci sono diminuiti e le ferite sembrano rimarginarsi prima.