La bronchite cronica è una patologia progressiva a carico dei polmoni che toglie il respiro e rende difficoltosa una vita normale. E' infatti molto debilitante ed associa una produzione eccessiva di muco ad una tosse continua. Può essere parte di una sindrome ben più grave: la broncopneumopatia cronica ostruttiva, detta comunemente BPCO e chi ne soffre riesce a fatica a fare i gesti più banali, come alzarsi dal letto, vestirsi, fare la spesa. Chi è affetto da bronchite cronica tende a muoversi poco, ma ciò non fa che aggravare la situazione. E' stato provato che bastano 600 passi in più al giorno o appena 10 minuti di cyclette, oppure fare qualsiasi attività fisica come ballare, pilates o altro, per iniziare a respirare meglio.

A diffondere questi dati è la Società di Pneumologia (SIP) cheha lanciato una campagna di educazione al movimento insieme all'Associazione Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e ad AstraZeneca, un'azienda biofarmaceutica che si impegna nella ricerca e nella commercializzazione di farmaci etici. La campagna si chiama "GET Moving BPCO-Più passi, più respiro" ed incita al movimento e all'attività fisica quotidiana quei pazienti che hanno difficoltà respiratorie a causa della bronchite cronica.

Lo scopo è quello di migliorare la loro qualità di vita gestendo la terapia in simultanea con il paziente: in tutta Italia 132 centri di pneumologia distribuiranno 4000 braccialetti contapassi dotati di un'app di monitoraggio collegata con i centri medici. Gli stessi pneumologi potranno interagire con il software per indicare ai pazienti consigli e notifiche per migliorare la terapia.

Stime preoccupanti per la BPCO

Il recente studio Copenhagen, il quale ha stimato che il 9% della popolazione è affetta da BPCO, stravolge i dati ufficiali che contavano 2.5 milioni di persone malate, mentre il numero esatto è il doppio, 5 milioni di malati, di cui 2,3 milioni in forma lieve e 2,7 in forma severa. La BPCO è classificata come malattia cronica e spesso condanna all'immobilità: con il nuovo metodo e l'uso del contapassi sarà più facile stimolare i malati a fare almeno i 600 passi richiesti dal programma. I passi devono essere percorsi nel lasso di tempo di 6 minuti e corrispondono ad un breve tragitto, circa 200-300 metri, ma possono dare dei miglioramenti notevoli. Si riduce infatti del 30% la probabilità di ricovero e del 40% la mortalità. E' confermato che dopo solo 12 settimane di utilizzo di un "contapassi coach i pazienti aumentandola loro attività fisica muovendosi sempre di più e percorrendo tragitti maggiori.