Dal 1 gennaio al 26 marzo si sono verificati più di 1000 casi di morbillo. Insomma nel primo mese dell'anno si è registrato un aumento della diffusione di questa malattia pari al 230%. Una vera e propria escalation. Nel 2016 invece ne sono stati registrati 884 in tutto. I dati sono stati riportati dal Ministero della Salute e dall'Istituto superiore di Sanità (Iss). Sia l'Italia che la Romania sono finite nel mirino dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha sottolineato come sia necessario aumentare l'immunità della popolazione per evitare la crescita di questi nuovi casi di morbillo.
Epidemia di morbillo: le cause
Ma a cosa si deve l'aumento dei casi di questa malattia infettiva nel nostro Paese?
Fondamentalmente dipende, come spiega il ministero della Salute, dalla scelta da parte di un numero sempre crescente di genitori di rinunciare alla vaccinazione. In particolare dai dati emerge che il 90% di chi è stato colpito dal morbillo non risultava vaccinato contro questa malattia. D'altronde per evitare che un virus possa diffondersi a livello epidemico è necessario che la copertura vaccinale raggiunga il 95% della popolazione. In questo senso in Italia si è ancora molto lontani dal raggiungere questa soglia. Nonostante nel nostro Paese esiste un Piano di eliminazione del morbillo già dal 2005, in questi dieci anni la copertura vaccinale per quanto riguarda i bambini a 24 mesi si attesta intorno all'85,3% ed è ancora lontana dal 95%, soglia indicata come necessaria dagli esperti per tenere sotto il controllo la diffusione del virus nella popolazione.
Morbillo: cos'è
Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus appartenente al genere morbillivirus. Si manifesta con sintomi analoghi a quelli del raffreddore e con la febbre. Dopo circa 3 o 4 giorni compare l'esantema, ovvero un'eruzione cutanea caratterizzata da punti rosso vivo che compaiono dapprima su orecchie e viso e poi si diffondono per il resto del corpo.
Il periodo di incubazione ha la durata di circa 10 giorni. La contrazione di questa malattia dovrebbe dar luogo a una immunizzazione che dura tutta la vita. Nel nostro Paese la vaccinazione contro il morbillo non è obbligatoria, ma viene raccomandata dalle autorità sanitarie.