Molto presto, per i celiaci residenti nella regione Toscana, sarà più semplice richiedere gli alimenti senza glutine. Non saranno più necessari, infatti, i buoni mensili rilasciati dall'Asl: per ottenere i suddetti prodotti basterà la tessera sanitaria elettronica. Lo ha stabilito la delibera presentata dall'assessore al diritto alla Salute, Stefania Saccardi, e approvata durante l’ultima seduta della Giunta regionale. Per chi è affetto da celiachia, si tratta di una novità importantissima, che aiuterà a superare più facilmente le varie difficoltà che bisogna affrontare nel quotidiano per poter accedere al cibo senza glutine.
La celiachia e i buoni cartacei
La sanità pubblica garantisce l'erogazione dei prodotti senza glutine alle persone affette da celiachia. Queste ultime, per poterne usufruire, devono recarsi ogni anno presso l'Asl di appartenenza, che provvede a rilasciare dei buoni cartacei con validità mensile, da utilizzare nel corso di 12 mesi. Con questi tagliandi è possibile acquistare prodotti senza glutine in tutte le farmacie, o nei negozi autorizzati dalla Regione.
La novità della tessera sanitaria
L'utilizzo della tessera sanitaria per richiedere gli alimenti privi di glutine sembrava un traguardo irraggiungibile e, invece, grazie a questa disposizione, la Toscana raggiunge indubbiamente un obiettivo significativo.
Questa nuova procedura, infatti, garantirà una maggiore efficienza nell'erogazione gratuita dei prodotti per celiaci, come previsto dal servizio sanitario pubblico. La delibera viene incontro sia alle esigenze dei cittadini che della Regione: infatti, come ha dichiarato l'assessore Stefania Saccardi, il provvedimento semplificherà la fruizione per i celiaci e snellirà le procedure burocratiche dell’Ente territoriale, consentendo anche notevoli risparmi.
Dal 2014 al 2016, in Toscana, il numero di pazienti affetti da celiachia è aumentato sensibilmente: nel 2014 erano 13.311, fino a giungere ai 15.351 celiaci nel 2016. Di conseguenza, è aumentata anche la spesa sostenuta dalla Regione: da 16.295.943 euro impiegati nel 2014 per l’erogazione degli alimenti senza glutine, si è arrivati nel 2016 ad una cifra pari a 19.083.239 euro.
Progetti per il futuro
Inoltre per la Toscana ci sarebbe la possibilità di rendere operativa la soluzione già adottata dalla Regione Lombardia, che utilizza il software Celiachi@_RL (Sistema regionale per l’erogazione dei prodotti dietetici senza glutine). Per i primi tre anni, i costi di attuazione e gestione del servizio saranno di 552.000 euro. La Toscana parteciperà anche ad un progetto europeo per poter ottenere dei finanziamenti che potrebbero coprire una parte delle spese.
Ci si augura che il passo in avanti fatto in Toscana, possa riguardare prossimamente anche le altre regioni d'Italia.