Pur essendo, tra le tossine conosciute, la più letale, negli ultimi anni il botulino ha trovato un’ampia gamma di applicazioni, soprattutto in ambito estetico, ma non solo. Infatti come “off-label”, ovvero fuori dalle indicazioni autorizzate, il botulino è stato usato in numerose altre applicazioni terapeutiche. Il botox, prodotto dall’azienda farmaceutica Allergan, era stato finora approvato per il trattamento delle cosiddette ‘zampe di gallina’ (rughe intorno all’occhio) e delle glabellari (rughe del pensatore, tra naso e occhio). Ora la FDA - ente regolatorio americano - ha dato l’ok all’uso del Botox anche per le rughe sulla fronte, negli adulti.
Una tossina batterica molto potente
Si chiama Clostridium botulinum, il batterio che produce il botulino. Una tossina estremamente tossica. Basti immaginare che 75 ng (nanogrammi) di tossina sono letali per un uomo, e che un solo grammo è sufficiente a sterminare tre milioni di persone mentre sette cucchiaini sterminerebbero l’intera umanità. Ovviamente sono stime basate su semplici calcoli teorici, ma questo rende l’idea della potenza di questa tossina.
Trattandosi di un batterio anaerobico, cioè che cresce in assenza di aria, può capitare che qualche spora finisca nei prodotti in lattina. Per questo, se capita di vedere, sugli scaffali di un supermercato o nella dispensa di casa, una lattina “gonfia” bisogna immediatamente smaltire il contenuto e non consumarlo per nessuna ragione.
La tossina botulinica è una proteina che si degrada a 80°C ma è resistente ai succhi gastrici.
Da un quarto di secolo le sue proprietà vengono sfruttate per diverse applicazioni cliniche, sia di tipo estetico che di altra natura come cefalea, incontinenza, dolori articolari, spasmi muscolari, ecc.
Si è guadagnata un tale popolarità che il 5 gennaio di quest’anno la rivista Time gli ha dedicato la copertina, con un titolo “Botox: The Drug That’s Treating Everything”
Ora arriva anche l’approvazione per le rughe frontali
Capita spesso che dei prodotti, soprattutto quelli utilizzati a scopi estetici, vengano impiegati per trattamenti non (ancora) approvati ufficialmente dagli enti regolatori.
Nel caso del Botox, prodotto utilizzato in molti ambiti, finora in medicina estetica era stato approvato solo per due indicazioni, il trattamento delle cosiddette ‘zampe di gallina’ (rughe intorno all’occhio) e delle glabellari, (rughe del pensatore, tra naso e occhio). Ora, dalla FDA, è arrivata la terza indicazione ufficiale, le rughe sulla fronte, negli adulti.
Ma questa neurotossina, che ha fatto la fortuna di Allegan, l’azienda che la commercializza, è stata provata più o meno con successo anche per altre applicazioni come il torcicollo, l’obesità, l’incontinenza urinaria, il dolore alle ginocchia, l’eiaculazione precoce e le fibrillazioni atriali. Ma anche nell’emicrania, e questo perché alcuni pazienti trattati con iniezioni di botox, a scopo estetico, avevano dichiarato di soffrire meno di cefalea.
Ora, negli Stati Uniti e in Italia, il botulino è indicato anche per questa indicazione.
Un’altra osservazione, al pari dell’emicrania, è stata fatta per la depressione. Donne trattate con iniezioni di botulino avevano dichiarato di sentirmi meno depressi. Ma gli studi clinici effettuati al riguardo non hanno confermato l'effetto antidepressivo così come non è stato osservato alcun effetto antiobesità.
Attenzione ai fai-da-te
Il fatto che Botox sia stato approvato dalla FDA per il trattamento per le rughe sulla fronte – applicazione che in condizioni “off-label” avveniva da tempo - non vuol dire che adesso questo prodotto può essere usato indiscriminatamente. Oggi la medicina estetica si avvale di diversi prodotti e di varie tecniche.
Oltre la tossina botulinica, un altro prodotto molto usato è l’acido ialuronico; questi due prodotti, ad esempio, possono essere usati anche insieme con un effetto sinergico. Ma è sempre opportuno affidarsi a mani di specialisti esperti che, prima di qualsiasi intervento, devono valutare il tipo di pelle, la natura e la forma delle rughe (statiche o dinamiche), eventuali ipersensibilità o intolleranze. Perché il passo da una condizione migliore ad una peggiore, soprattutto su una parte esposta come è la nostra fronte, è molto breve. E gli esempi, purtroppo, non mancano.