Un pericolo imminente per il genere umano è rappresentato da una delle forme di vita più piccole ed elementari che conosciamo: un nuovo batterio super resistente ad ogni antibiotico conosciuto e che potrebbe mettere a repentaglio il futuro dell'umanità. E' stato scoperto da un team di scienziati che ha lanciato l'allarme durante il congresso dell’American Society for Microbiology negli Stati Uniti. Tutti i governi mondiali sono stati invitati a non sottovalutare questa nuova forma di vita che mette a repentaglio la nostra salute. Il batterio contiene un particolare un gene, detto Mcr-1 è stato scoperto ben 18 mesi fa e pare si stia diffondendo a macchia d'olio in tutto il pianeta.

E' infatti già stato evidenziato nel 25% dei pazienti ricoverati in Cina, ed è stato trovato anche in Usa e in altre 20 nazioni.

Il gene Mcr-1

Questa particolare sequenza genetica rende il batterio resistente, oltre a tutti gli altri antibiotici, anche alla Colistina, l’unica arma rimasta a disposizione dei medici dopo la diffusione di batteri multi-resistent. La presenza di batteri che non vengono sconfitti dai normali antibiotici, o superbatteri, ha reso inefficace le normali terapie e la Colistina era rimasto l'unico a funzionare. Senza antibiotici in grado di sconfiggere i batteri anche una banale infezione o un'operazione chirurgica di routine come l'appendicectomia avrebbero un decorso rischioso: sembra quasi di tornare ai tempi in cui gli antibiotici non esistevano e la popolazione mondiale veniva decimata da influenze e ferite infette, prima che Alexander fleming nel 1928 scoprisse il potere battericida della Penicillina.

L'uso massiccio di antibiotici degli ultimi decenni ha dato il via alla nascita di superbatteri, assuefatti ed immuni all'azione dei medicinali, e l'unico a funzionare era rimasto proprio l'antibiotico Colistina. Nato negli anni 50 era risultato subito problematico per gli effetti collaterali ai danni del rene, per cui non era stato utilizzato come gli altri farmaci.

Ora purtroppo si ha di fronte una forma di microorganismo che neanche la Colistina riesce a debellare e gli esperti temono un sorta di "apocalisse batterica".

In futuro saremo vittime di infezioni

Oggi circa 700 mila persone perdono la vita a causa di infezioni resistenti agli antibiotici e le malattie debellate da decenni stanno tornando alla carica.

Il numero dei decessi causati da inefficacia dei farmaci potrà salire a 10 milioni di persone l'anno nel 2050. Un esempio attuale è la tubercolosi, che si sta diffondendo dopo anni di silenzio in tutto il mondo tramite una forma resistente di batterio, la Mdr-Tb; ogni anno sono 190 mila le vittime e il loro numero è destinato a crescere esponenzialmente se non si trova un rimedio. I governi mondiali hanno organizzato un summit a Berlino questa settimana per discutere della gravità del problema e cercare un modo per accelerare la ricerca di una soluzione, se non si trova subito un rimedio tutte le moderne procedure mediche diventeranno a breve a rischio. Sarà impossibile effettuare un trapianto, le infezioni cresceranno smisuratamente e anche interventi gastrici o tagli cesarei diventeranno operazioni a rischio, così come sarà minata profondamente anche la chemioterapia.

Perchè nascono i superbatteri?

La nascita dei superbatteri è dovuta all'uso massivo di antibiotici, sia come forma di terapia anche quando non sono necessari, sia, soprattutto, per la diffusione di somministrazioni antibiotiche agli allevamenti di animali per uso alimentare. Propinare agli animali fin dalla tenera età elimina le probabilità di malattie e di perdita di capi di bestiame, abbassa i costi della profilassi e della spesa veterinaria, ma ci "imbottisce" giorno dopo giorno e soprattutto inquina le acque con la conseguente nascita di microrganismi già avvezzi alle sostanze chimiche che dovrebbero distruggerli. In India, il fiume sacro Gange è talmente inquinato da antibiotici che derivano dalle acque reflue di allevamenti, che è diventato quasi una "zuppa primordiale" alternativa in cui nascono i superbatteri.