Il costo delle sigarette potrebbe nuovamente aumentare a breve. Stando a quanto riportato da Repubblica, il ministro Beatrice Lorenzin sta studiando una nuova tassa per i fumatori, con aumenti da un centesimo per ogni sigaretta. Complessivamente, l'aumento a pacchetto si aggira nell'ordine dei 10 - 20 centesimi. Numeri che all'apparenza appaiono irrisori, ma che se rapportati all'elevato numero di fumatori presenti in Italia consentiranno al governo di raccogliere una cifra compresa fra i 700 e 750 milioni di euro. Anche con l'ultimo aumento, il costo medio del pacchetto di sigarette in Italia resterebbe comunque inferiore rispetto a quello di altri Paesi europei come Germania, Francia, Regno Unito e Norvegia.

La nuova tassa sul fumo

E' stata già ribattezza come nuova tassa per i fumatori. Non c'è ancora nulla di ufficiale, ma appare realistico credere che alla fine si farà. Come affermato dai colleghi di Repubblica, per dieci milioni di italiani il costo delle sigarette è destinato ad aumentare. Per un pacchetto da dieci, l'aumento sarà di 10 centesimi, se da venti sigaretti, si pagheranno 20 centesimi in più. Un centesimo per ciascuna sigaretta, un aumento che può apparire simbolico ma che garantirebbe al governo entrate di poco inferiori al miliardo di euro.

L'obiettivo del ministro della Salute Beatrice Lorenzin è duplice. Da una parte si mira a scoraggiare il vizio del fumo, dall'altra invece si cerca di recuperare ingenti risorse per la Sanità.

Il gettito fiscale dalla nuova tassa dovrebbe essere intorno ai 700 milioni di euro o poco più. Oltre alle sigarette, verrebbero tassati anche il tabacco da pipa, i sigari e i tranciati. Non è la prima volta che dal ministero arriva una proposta simile. Lo scorso anno, il progetto venne rigettato da Matteo Renzi, prima che il referendum di novembre sulla Costituzione facesse cadere il governo.

6 milioni di morti a causa del tabacco

La scorsa primavera l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato che all'anno muoiono 6 milioni di persone per malattie conseguenti al fumo. Un numero abnorme, soprattutto se consideriamo che il 30 per cento dei tumori è correlato alle sigarette secondo gli oncologi. Il prezzo medio per le sigarette in Italia rimane è tra i più bassi di tutta l'Unione Europea. Di fronte ai 5 euro in media che si spendono nel nostro Paese, ne occorrono 12 in Norvegia, vale a dire il 100 per cento in più.