Tumore, cancro, termini che evocano qualcosa di terribile ed ineluttabile ancora oggi, nonostante gli enormi passi in avanti fatti dalla medicina oncologica nella prevenzione e cura di queste malattie. Mettere la "testa sotto la sabbia", ignorando taluni segnali che giungono dal nostro corpo, può essere tuttavia un grave errore. La paura di avere realmente "qualcosa che non va", può paradossalmente indurci a rimandare la decisione di sottoporci ai dovuti controlli. Nello specifico per quanto riguarda il Tumore al polmone si crede, erroneamente, che possa riguardare esclusivamente i fumatori.

Eppure altri fattori come il fumo passivo, l'inquinamento ambientale, la predisposizione familiare, l'esposizione a cancerogeni chimici (come amianto, random, metalli pesanti) possono favorire l'insorgenza del tumore al polmone.

Tumore al polmone: tipologie e dati AIRC

Il fumo di sigaretta resta certamente il fattore numero uno per cui ci si ammala di tumore al polmone, ciò in relazione anche all'età in cui si è iniziato a fumare e al numero di sigarette fumate al giorno nell'arco di anni. L'AIRTUM (Associazione italiana registri tumori) rileva 38.200 nuove diagnosi di tumore del polmone all'anno, ovvero l'11% di tutte le diagnosi di tumore nella popolazione. Si tende a parlare generalmente di tumore al polmone, mentre in realtà possiamo distinguere diversi tipi di tumore al polmone: tumore a piccole cellule (è il più aggressivo, 10-15% dei casi registrati in Italia) che prende origine dall'epitelio di rivestimento dei bronchi di diametro maggiore ed è costituito da cellule di piccole dimensioni.

Si presenta in genere nei fumatori, mentre è molto raro in chi non ha mai fumato; tumore non a piccole cellule che a sua volta viene distinto in 3 sottotipi: carcinoma spinocellulare (la tipologia a prognosi migliore, 25-30% dei casi) prende origine nelle vie aeree di medio-grosso calibro dalla trasformazione dell'epitelio che riveste i bronchi, provocata essenzialmente dal fumo di sigaretta; adenocarcinoma che colpisce i bronchi di calibro minore (35-40% dei casi), il più frequente in chi non ha mai fumato, causato da cicatrici polmonari di vecchie infezioni polmonari (tubercolosi, pleuriti); carcinoma a grandi cellule, poco frequente (10-15% dei casi) ma aggressivo, origina in diverse aree del polmone e si diffonde rapidamente.

Un restante 5% dei tumori polmonari non originano dall'epitelio polmonare, ma da altri tessuti come il nervoso ed endocrino (carcinoide polmonare) o linfatico (linfoma polmonare).

Riconoscere i 5 sintomi iniziali di tumore al polmone

Controversa è l'efficacia di screening mirati ad individuare il tumore al polmone in fase iniziale.

Caldamente raccomandato è invece, naturalmente, l'abbandono del fumo di sigaretta. Vediamo di seguito come sia possibile distinguere, sebbene non propriamente nelle primissime fasi - inizialmente il tumore al polmone, quale che sia la tipologia, è del tutto asintomatico - i segnali, comuni peraltro a varie patologie molto meno preoccupanti, che tuttavia è bene non sottovalutare:

  • Tosse persistente: l'influenza o altre malattie respiratorie provocano la tosse, ma il tutto si risolve normalmente nell'arco di una settimana o due. Se la tosse continua a persistere per un mese o più è bene effettuare un controllo;
  • Respiro affannoso o anomalo: specie se non legato a sforzi, allergie, malattie respiratorie e si presenta come qualcosa di nuovo e "stano", un respiro affannoso o anomalo richiede ulteriori indagini;
  • Cambiamenti nella voce: il tumore al polmone può cominciare a premere il nervo che controlla la laringe. Quando ciò accade, si noterà un cambiamento nella voce, che può divenire più profonda o roca. Occorre preoccuparsi ed informare il medico se ciò perdura per più di due settimane.;
  • Perdita di peso inspiegabile: anche una repentina ed inspiegabile perdita di peso, specie se associata ad altri sintomi qui riportati, può far scattare un campanello d'allarme da non sottovalutare;
  • Dolore alla schiena: infine, un sintomo meno conosciuto del tumore al polmone è un dolore profondo alle ossa o alle articolazioni. Molti sentono questo dolore a livello della schiena o dei fianchi, dolore che può peggiorare durante la notte con il sonno.