Chi di noi non si è trovato infastidito dal ronzio di una mosca nel bel mezzo di una siesta estiva? Ed in effetti la Mosca è un insetto ubiquitario: è pressoché diffuso in ogni angolo del pianeta. Inoltre, può considerarsi una specie sinantropica: ovvero condivide lo stesso ambiente dell'uomo. In particolare questi insetti potrebbero rappresentare un rischio per la nostra salute. A metterlo in evidenza in particolare è uno studio condotto dal Penn State's Eberly College of Science. Andiamo a considerare nello specifico cosa è emerso da queste ricerche.

Mosche: un pericolo per la salute umana

I ricercatori hanno preso in esame il microbioma appartenente a 116 mosche al fine di identificare i batteri patogeni tarsportati. Dallo studio è emerso che i microrganismi utilizzano questo insetto come un vettore per viaggiare e trasferirsi su oggetti e persone. In particolare le parti del corpo di questi insetti che risultano maggiormente contaminate da agenti microbici sono le ali e le zampette che sfregano in continuazione. Secondo i ricercatori questi Ditteri potrebbero ospitare sul loro corpo centiniaia di batteri che risultano pericolosi per la salute umana. Ma quali sono i batteri trasportati dalle mosche che potrebbero nuocere alla nostra salute?

Mosche: ecco quali batteri ospitano

In alcune mosche del Brasile i ricercatori hanno evidenziato la presenza nelle ali dell'Helicobacter pylori, che è un batterio responsabile dell'ulcera dello stomaco. Ma è soltanto uno dei batteri che possono utilizzare questi insetti per diffondersi nell'ambiente. Ed anche gli altri sono clienti tutt'altro che raccomandabili: parliamo dei batteri dell'antrace, della salmonella, della tubercolosi, dell''Escherichia Coli e perfino del colera.

La mosca è in grado di ospitare anche virus, ad esempio quelli appartenenti agli Enterovirus e Rotaviru, nonché protozoi come le amebe e la Giardia. D'altronde considerando le abitudini alimentari delle mosche i risultati di questa ricerca non possono sorprendere più di tanto: questi insetti sono, infatti, soliti nutrirsi di materiale fecale o cibo putrefatto e scelgono ambienti che siano ricchi di batteri per alimentare le larve.

Donald Bryant, ricercatore alla Penn State, ha spiegato che le mosche possono contribuire "alla rapida trasmissione di agenti patogeni in situazioni particolari". Dallo studio è anche emerso che mosche e mosconi nelle stalle ospitano meno microrganismi rispetto a quelle delle città. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Scientific reports.