Freddo, solitario, anaffettivo: ecco l'identikit di chi soffre di alessitimia. Una sorta di sordità emotiva caratterizza quelle persone che faticano a esprimere ciò che provano. Per molti si tratta di un vero e proprio analfabetismo emozionale. Dare un nome alle emozioni, esprimere uno stato d'animo, consuetudine, spontaneo per taluni, ad altri risulta tremendamente arduo. L'alessitimico non ha parole per esprimere le emozioni.
Le origini
Il concetto di alessitimia, introdotto nei primi anni settanta da John Nemiah e Peter Sifneos, trova le sue radici in osservazioni cliniche su pazienti psicosomatici e psichiatrici.
Ulcera, asma bronchiale, dermatiti, ipertensione diventano terreno fertile d'intervento per la medicina psicosomatica. Il dualismo cartesiano mente – corpo risulta così superato.
La scienza
Secondo gli esperti, chi è affetto da sordità emotiva, manca di capacità immaginativa, mostra scarsa introspezione e presenta un’attività onirica ridotta. Ne risulta un’esistenza inaridita dal punto di vista creativo. A conferma, uno studio svedese, condotto nel 2017, su un campione di 5.431 individui, di età compresa tra i 27 e i 54 anni. La ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale Creativity Research Journal, mette in risalto come la creatività espressa nella vita sia direttamente proporzionale al grado di alessitimia.
“Chi mostra particolari doti musicali, capacità di scrittura o interesse nelle arti teatrali – spiega Karin Lennartsson, responsabile del centro psichiatrico di Stoccolma – risulta abile nel riconoscere e verbalizzare le emozioni”.
SOS dipendenza
Problema tutt'altro da sottovalutare negli alessitimici è l'incapacità di distinguere le sensazioni somatiche dai sentimenti: così le esplosioni emotive risultano all'ordine del giorno.
Chi è affetto analfabetismo emozionale si lascia facilmente trasportare dall'impeto della rabbia ma, non riesce a collegarla a un episodio specifico. Tristezza, ansia, vuoto interiore, vengono facilmente confuse. Ne deriva un senso di disorientamento e frustrazione. Se non curata, l'alessitimia, conduce facilmente all'abuso di sostanze stupefacenti o alla dipendenza da alcool.
Relazione di coppia
Talvolta anche la vita di coppia può risentirne: l'alessitimico fatica a sintonizzarsi emotivamente, scivolando in aspri conflitti. Il partner può aiutare a dare un nome ai sentimenti: “Mi sembri arrabbiato, è successo qualcosa?”, “Ti vedo stanco, preferisci affrontiamo la questione in un momento migliore”. Piccoli accorgimenti che potrebbero salvare la relazione. La pratica costante? Pazienza e accettazione.