Capita spesso di inviare messaggi contrastanti alle persone con cui entriamo in relazione, ma non tutti questi messaggi rientrano nel concetto di doppio legame o doppio vincolo, né hanno le conseguenze psicologiche che tale comunicazione comporta. Perché gli effetti negativi compaiano, questi messaggi devono presentarsi all’interno di relazioni significative e devono essere ripetuti.

Cos'è il doppio legame?

Iniziamo con il chiarire di cosa parliamo con il termine doppio-legame, partendo dall’affermare che la comunicazione ha due aspetti: il contenuto effettivo della comunicazione ed il tipo di messaggio che passa, sulla base della relazione che intercorre tra chi parla.

Questo significa che la stessa frase può essere veicolata in più modi, a seconda della relazione in cui viene pronunciata. “Nelle relazioni sane è il contenuto la parte importante, mentre la forma è più spontanea ed inconsapevole, mentre in quelle patologiche vi è una continua sfida per ridefinire la natura della relazione ed il contenuto passa in secondo piano(tratto da "Pragmatica della comunicazione umana" di P. Watzlawick e J.H. Beavin). Dunque, quando una comunicazione è definita sana, significa che l’elemento importante è proprio il contenuto del messaggio, poiché non vi sono altri messaggi sottintesi che la persona sta mandando. Nelle relazioni patologiche, troviamo invece la definizione di doppio legame, ovvero una stessa frase ha due contenuti al suo interno che non solo sono diversi, ma sono addirittura opposti.

Questi due messaggi possono essere veicolati in più forme: ad esempio, una madre può dire al proprio bambino “Ti voglio bene” con un tono di voce che suggerisce l’esatto contrario. Il bambino riceverà dunque, con una sola frase, il messaggio verbale di amore e contemporaneamente il messaggio verbale, dato dall’intonazione e dal timbro della voce, che in realtà la madre è arrabbiata o infastidita da lui.

Oppure il bambino sentirà “Ti voglio bene”, accompagnato da un messaggio non verbale che dice il contrario, ad esempio spingendo via il bambino, irrigidendosi e allontanandosi dal contatto fisico o addirittura scuotendolo.

A quale dei due messaggi dovrà dunque credere il bambino del nostro esempio? La confusione che crea un messaggio del genere nei bambini, specialmente quando espresso dalla persona che dovrebbe dargli sicurezza, è elevata.

La comunicazione non verbale o l’intonazione, inoltre, vengono sempre percepite dall’interlocutore e lo aiutano a comprendere il contesto della comunicazione, ma non sempre ne è consapevole. La persona che riceve un doppio messaggio può dunque trovarsi nella situazione di non sapere quale delle due comunicazioni è quella reale o può proprio non accorgersi a livello conscio di aver ricevuto un secondo messaggio, percependolo però a livello inconscio. Avrà dunque la sensazione che il messaggio percepito non sia reale, ma senza sapere perchè.

Quali effetti produce?

La conseguenza negativa dell’aver ricevuto queste comunicazioni contrastanti da parte delle nostre figure di riferimento può essere quella di abituarsi a ricevere doppi messaggi ed iniziare ad aspettarseli in tutte le relazioni.

Questo comporta che ci si può comportare nella relazione con gli altri come se si pensasse che l’affetto, l’amicizia e l’amore dimostrato nasconda in realtà un’altra faccia di disprezzo, lontananza e rifiuto. E ci si comporta di conseguenza. Sono delle comunicazioni che Bateson definisce comunicazioni schizofreniche. Queste ultime comportano una “difficoltà nell'identificare e nell'interpretare quei segnali che dovrebbero dire all'individuo di che genere è un messaggio” e che vengono descritte bene nell’esempio estremizzato dell’autore: “un paziente entra nella mensa dell'ospedale, e la ragazza dietro il banco gli chiede: "Che cosa posso fare per lei?". Il paziente ora è in dubbio circa la natura di questo messaggio: è un messaggio che cela la minaccia di farlo fuori?

E' un’ indicazione che la ragazza vuole andare a letto con lui? O è l'offerta di una tazza di caffè? Egli ode il messaggio e non sa che genere o ordine di messaggio sia; è incapace di rilevare i contrassegni più astratti che la maggior parte di noi è in grado di usare ordinariamente ma che, per lo più, non è capace di identificare (tratto da "Ecologia della mente" di G. Bateson).

Secondo Bateson, i doppi legami possono essere alla base della patologia schizofrenica; non entreremo nel dettaglio di tale affermazione, ma si può affermare che una continua esposizione a messaggi di doppio legame può essere deleteria per la salute mentale dell’individuo. Essi lo portano a crearsi delle aspettative di rifiuto in risposta alla propria ricerca degli altri, portandolo ad agire per primo un allontanamento, per evitare la confusione che la vicinanza altrui gli ha sempre provocato.