Come tutti gli anni, ci troviamo a far fronte ad alcuni acciacchi legati alla salute. In particolare l’influenza sta colpendo tantissimi italiani, costretti a rimanere a letto senza riuscire a far nulla. L’influenza quest’anno ha anche provocato un bel po di impedimenti per quanto riguarda le donazioni di sangue in molte regioni. Si è registrata infatti una carenza pari a 1300 sacche che hanno costretto il personale ospedaliero a rinviare tutte le operazioni meno urgenti. Questo è quanto emerge dai dati che sono stati ottenuti dal Centro Nazionale Sangue.

Questo centro inoltre ha deciso di proporre al CIVIS, ovvero il Coordinamento delle Associazioni nazionali dei donatori di sangue, la possibilità di allargare l’offerta del vaccino anche a tutte le persone che donano.

Tredici le persone ricoverate ad Udine

L'influenza sta causando diversi problemi e alcuni morti: a Udine, ad esempio, è deceduto un uomo di 50 anni mentre, a Ferrara, è venuto a mancare un uomo di 63 anni. All’interno della bacheca Sistra, il posto dove le Regioni riescono a formulare tutte le richieste, sono venute fuori delle carenze in tutti i giorni con un particolare picco il 13 gennaio. In quel giorno infatti sono state chieste esattamente 1315 sacche da Piemonte, Campania, Toscana, Lombardia, Puglia e Lazio.

Anche il giorno prima, il 12 gennaio, le domande inerenti alle sacche di sangue superavano addirittura le 1000 unità. Mentre il 14 gennaio le richieste sono diminuite, diventando pari a 1197. Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Cns, ha fatto sapere in un comunicato che le "mancanze" avvenute all’inizio dell’anno, successive alla "sovrabbondanza" avuta nel periodo prima del giorno di Natale, non sono un problema nuovo.

Da un lato servirebbe creare un programma migliore, e più puntuale, per gestire le chiamate dei donatori per eseguire le donazioni per conto delle associazioni e federazioni del volontariato del sangue. Dunque il problema del virus influenzale, che proprio nel periodo di gennaio e febbraio raggiunge il suo picco, non può essere preso sotto gamba.

Seconda morte per influenza in Lombardia

L'influenza purtroppo ha colpito un ragazzo di 18 anni che si chiamava Mattia Rapetti. L'ultimo giorno in cui è uscito di casa è stato il 16 gennaio per andare al liceo Galileo Galilei di Caravaggio. All'inizio sembrava soltanto un raffreddore ma poi le sue condizioni sono peggiorate fino al punto da essere ricoverato nell'ospedale di Treviglio. Purtroppo le sue condizioni si sono aggravate sempre di più e tra sabato e domenica 21 gennaio e il ragazzo non ce l'ha fatta. I funerali si terranno il 24 gennaio alle 14 nella chiesa parrocchiale dei Santissimi Fermo e Rustico di Caravaggio.