Si tratta di un tipico malanno stagionale a cui siamo abituati. Ogni anno, a partire dall'autunno, anticipata dalle sindromi parainfluenzali, sappiamo che corriamo il rischio di ammalarci di influenza. In particolare, stando ai dati diffusi dall'Istituto Superiore di Sanità, quest'anno già tre milioni di persone sono state colpite dal virus influenzale, 170 i casi gravi e 30 i decessi. L'epidemia influenzale quest'anno, però, rispetto alle stagioni precedenti, sta raggiungendo prima il picco e si sta rivelando tra le più aggressive degli ultimi quindici anni.

Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei Medici di Famiglia (Fimmg), pone l'accento su un dato che dà la misura di come quest'anno l'influenza sia molto più aggressiva: dal 2 al 4 gennaio si sono recati quotidianamente, presso gli ambulatori, 51 pazienti rispetto a una media abituale che non superava, in passato, i 30-35.

Influenza: le persone più colpite

Stando agli ultimi dati, le fasce di età maggiormente colpite dall'influenza riguardano le persone al di sopra dei 18 anni di età (93%). Scotti precisa che i bambini si stanno ammalando di meno in quanto hanno contratto il virus prima delle festività di Natale, per cui hanno avuto modo di sviluppare gli anticorpi per neutralizzare il virus.

Tuttavia, nel corso della festività, hanno trasmesso il virus agli adulti.

Paura per il virus australiano

In Australia si sta assistendo a un insolito aumento dei caso di influenza a causa del virus H3N2, che sta determinando un aumento dei casi gravi e ha già fatto 50 vittime. Anche in Gran Bretagna la prevalenza di questo ceppo virale sta causando non pochi problemi al sistema sanitario inglese che registra un notevole aumento dei ricoveri.

Influenza: sintomi

Ma quali sono i sintomi con cui si manifesta l'influenza? I sintomi che si riscontrano più di frequente sono i seguenti: brusco rialzo della temperatura che può raggiungere i 38 gradi, mal di gola, mal di testa, respiro affannoso, mialgie e artralgie ovvero dolori muscolari o articolari, stanchezza, inappetenza.

Nei bambini può essere accompagnata anche da nausea e vomito.

L'influenza è una malattia infettiva che non va sottovalutata o trascurata in quanto risulta la terza causa di mortte tra le malattie infettive. Intanto gli esperti sottolineano che la vaccinazione rimane fondamentale per prevenire le complicazioni. Ed in effetti dovrebbero sottoporsi al vaccino le persone arischio, ovvero gli anziani, i bambini e i soggetti portatori di patologie croniche. Per prevenire il contagio è poi opportuno osservare alcune regole igieniche: lavarsi le mani prima di toccare gli oggetti o gli alimenti in quanto il virus viene inattivato dal sapone, coprirsi naso e bocca prima di starnutire o di tossire, non frequentare luoghi sovraffollati ed evitare gli sbalzi di temperatura che favoriscono la circolazione del virus.

Se invece si è stati già contagiati dall'influenza, trattandosi di un virus non esiste una vera e propria cura. Si interviene a livello sintomatologico per alleviare il dolore con un analgesico o la febbre con un antipretico. Ricorrere agli antibiotici pertanto è del tutto inutile se non nel caso in cui vi sia la sovrapposizione di una inezine batterica. Si consiglia il riposo a letto per alcuni giorni e di bere molto per evitare la disidratazione.