Il nostro cervello, la macchina più complessa e misteriosa dell'intero universo, costituito, in età adulta, da oltre 100 miliardi di connessioni neuronali, chiamate sinapsi, potrebbe avere un inaspettato alleato proprio nel Vino. Uno studio inglese, infatti, a cura dei ricercatori del Rochester Medical Center, avrebbe dimostrato come un consumo moderato di alcol aiuti la nostra mente a mantenersi giovane e sana. Non solo, svolgerebbe un ruolo importante anche nel contrastare l'avanzata di alcune malattie neurodegenerative come la demenza senile e il morbo di Alzheimer.

Vediamo di capire meglio come si è arrivati a tali conclusioni.

Lo studio americano

I ricercatori americani hanno sottoposto delle cavie da laboratorio a dosi massicce di etanolo. E, come era logico attendersi, hanno osservato il sorgere di notevoli danni a livello cerebrale. Non solo, si sono presentati danni anche a livello di sistema nervoso centrale. Cosa che ha compromesso non solo le, limitate, facoltà cognitive dei roditori, ma anche le loro capacità motorie. Per di più risultava danneggiato il corretto funzionamento degli astrociti, particolari cellule neuronali deputate all'eliminazione delle tossine a livello cerebrale.

Questi eventi dannosi, comunque, non si verificavano se le dosi di etanolo somministrate alle cavie rimanevano moderate.

Anzi i ricercatori universitari hanno notato come la regolare somministrazione di bassi livelli di etanolo migliorasse nettamente la capacità delle cellule neuronali di eliminare le scorie in eccesso.

Il giusto quantitativo di alcol

Il team di ricercatori, guidato dalla Dottoressa Maiken Nedergaard, ha, quindi, potuto trarre delle avvincenti conclusioni, stabilendo una correlazione diretta tra consumo moderato di alcol e stato di Salute del nostro Cervello.

Nelle conclusioni dello studio, pubblicato su Scientific Reports, i ricercatori americani fanno notare come un basso livello di esposizione all'alcol consenta al liquido cerebro - spinale dei roditori di muoversi con maggiore efficienza all'interno delle connessioni neuronali e, quindi, di eliminare meglio le tossine presenti.

Di conseguenza, data la somiglianza delle strutture fisiologiche tra esseri umani e topi, gli scienziati americani hanno potuto concludere che un moderato consumo di alcol riduce il rischio di demenza. Non solo, ma faciliterebbe l'eliminazione delle proteine beta amiloide e tau collegate all'insorgere del morbo di Alzheimer. E si è arrivati a calcolare l'esatto quantitativo necessario che sarebbe tra i due e i 2 bicchieri e mezzo al giorno.