Che la ricerca scientifica italiana avesse raggiunto, in questi ultimi anni, livelli di eccellenza in ogni campo dello scibile era qualcosa che sapevamo già. Ora, però, non solo è arrivata un'ulteriore conferma di questa profonda convinzione, ma, addirittura, si è riusciti a sbaragliare la concorrenza internazionale in generale e di accademie scientifiche e centri di ricerca molto più blasonati.

Ciò che è stato realizzato dai ricercatori del Centre for Integrative Biology dell'università di Trento, in effetti, apre le porte a tutta una nuova serie di cure su misura delle malattie dovute, in larga parte, ad un difetto genetico o dove la componente genetica è preponderante.

Ma non solo. Potrebbe aprire nuove prospettive nella cura di tumori e altro ancora. Vediamo cosa si è realizzato.

Ciò che è stato realizzato

I ricercatori trentini hanno affinato a tal punto le tecniche, fino ad oggi note, del cosiddetto editing genetico, da creare, letteralmente, uno strumento biotecnologico in grado di distinguere la porzione di Dna malato da quello sano e correggere i difetti. I dettagli dello studio e della nuova scoperta sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Nature Biotecnology attraverso un articolo firmato dalla coordinatrice del team di ricercatori, la Professoressa Anna Cereseto.

La cosiddetta, 'arma di precisione' biotecnologica, come spiega la Professoressa Cereseto, è un evoluzione di un enzima composto dalla proteina Cas9 e da una molecola di Rna.

L' enzima, nella sua forma primitiva, era già stato usato in precedenti esperimenti di editing genetico, ma aveva creato delle difficoltà in quanto, in diversi casi, oltre a modificare il tratto di DNA malato agiva anche su altre parti del Codice genetico causando effetti imprevisti e imprevedibili. L'evoCas9 elimina queste difficoltà tanto da essere stato ribattezzato il correttore perfetto.

Le prospettive future

Con questo 'correttore perfetto' si apre un mondo di possibilità nella cura sia delle malattie genetiche e non, ma anche in campi che poco o nulla hanno da spartire con la medicina e le malattie. Il perfezionamento delle tecniche di editing genetico potrà, infatti, fornire importanti contributi, ad esempio, alla scienza alimentare, per migliorare non solo le specie vegetali, ma anche gli animali da allevamento. Tanto più che EvoCas9 è già stata brevettata e sta suscitando un ovvio interesse internazionale.