La vicenda di cui ci accingiamo a darvi conto è accaduta a Sondalo, un Comune italiano della provincia di Sondrio, dove una donna di 58 anni ha rischiato di morire a causa di un colpo di tosse. Ma andiamo a ricostruire con maggiori dettagli quanto accaduto. Stando a quanto riportato da ilmessaggero.it, il colpo di tosse ha procurato alla donna la rottura dell'arteria tiroidea. Si tratta di una evenienza estremamente rara, basti solo pensare che nella letteratura medica esistono soltanto 15 casi che si sono verificati nel mondo relativi alla rottura spontanea dell'arteria tiroidea a causa di un colpo di tosse oppure per la pressione derivante da uno sforzo fisico eccessivo.
La donna ha rischiato di morire per soffocamento in quanto il colpo di tosse le ha procurato un notevole ematoma che posizionato tra la vertebra cervicale, la trachea e l'esofago, non le consentiva più di prendere fiato.
L'intervento salva-vita
La donna è stata letteralmente salvata dall'operazione chirurgica che è stata effettuata nel reparto di Chirurgia vascolare dell'ospedale Morelli di Sondalo a Sondrio. La paziente si è dovuta sottoporre anche a un secondo intervento per la rimozione dell'ematoma, che è stato effettuato sempre all'ospedale Morelli dall'equipe di Chirurgia toracica guidata da Carlo Della Pona e da quella di Chirurgia Generale. Ma cosa bisogna fare in caso di soffocamento?
Soffocamento cosa fare: le manovre salva-vita
In caso di soffocamento bisogna agire quanto più presto possibile per rimuovere il corpo estraneo, che è causa dell'ostruzione parziale o totale. D'altronde le situazioni che possono portarci al soffocamento sono molto più comuni di quanto si potrebbe apparentemente pensare. Ad esempio, lo stesso cibo, che rappresenta indubbiamente uno dei piaceri della vita, nel caso di qualche boccone di traverso o che comunque malauguratamente al posto di passare per l'esofago transiti per la trachea, può ostruire le prime vie respiratorie procurandoci una asfissia. Ma cosa bisogna fare concretamente in caso di soffocamento? Intanto bisogna distinguere il caso di una ostruzione parziale da una totale.
Nella prima situazione la persona tende ad emettere dei suoni oppure a tossire. Si tratta di un segno positivo in quanto indica che le vie respiratorie non risultano del tutto ostruite. Pertanto la tosse rappresenta un meccanismo di difesa messo in moto dall'organismo per liberarsi dalla presenza di corpi estranei, quali cibo oppure oggetti. In tal caso quindi possiamo incoraggiare la persona a continuare ad emettere questi colpi di tosse. Se invece l'ostruzione delle vie espiratorie è totale allora la persona non riesce ad emettere alcun suono né a tossire. In questi casi dobbiamo ricorrere alla manovra di Hiemlich. Per praticarla dovete porvi dietro la persona e colpirla con 5 colpi alla schiena tra le scapole utilizzando il palmo della mano, se l'ostruzione non è stata risolta posizionate un pugno chiuso tra la fine del torace e l'ombelico, quindi spingete verso l'interno e verso l'alto.
Dopo ogni spinta controllate se il corpo estraneo è stato espulso, quindi ricominciate la manovra. Se dopo tre cicli di colpi alla schiena e spinte addominali la situazione non si è risolta, chiamate il 118.