Costretta già a un ricovero in ospedale a settembre per fortissimi dolori, ora ha annullato dieci date del suo tour europeo. La 31enne Stefani Germanotta, in arte Lady Gaga, non fa mistero del suo male, la fibromialgia, altrimenti soprannominata male invisibile o addirittura immaginario. Perché c'è ma non si vede. Però chi ne soffre la sente: la malattia reumatica cronica prevalentemente al femminile, si manifesta infatti con dolori e rigidità nei muscoli e nelle strutture connettive nervose, tendini e legamenti. A volte inizia con un 'semplice' e continuativo mal di schiena fino a scatenare sintomi fisici e psicologici debilitanti.

'Sono devastata'

"Sono così devastata che non so come descrivervelo", ha apertamente dichiarato nel suo account Twitter ai fans Lady Gaga. La fibromialgia le provoca dolori tali che le impediscono di esibirsi dal vivo. Per questo, ha cancellato dieci tappe del suo tour mondiale, tra cui quelle in in Gran Bretagna, Svizzera, Germania, Svezia, Danimarca e Francia. I medici le hanno consigliato riposo. Già a settembre aveva dovuto annullare uno spettacolo a Rio de Janeiro per le condizioni fisiche proibitive. "Sono dispiaciuta, ma devo mettere la mia salute al primo posto", ha dichiarato l'artista. Il 13 settembre scorso al "Toronto Film Festival" ha rivelato per la prima volta di soffrire della malattia.

Il forte dolore muscolo-scheletrico che si avverte in tutto il corpo e il senso di stanchezza, rendono difficile il normale svolgimento delle attività quotidiane. Figurarsi muoversi, ballare e cantare per ore su un palco. L'impatto mediatico dell' "outing" della pop star può essere decisivo per fare uscire allo scoperto le persone che nel mondo ne soffrono in silenzio.

Lady Gaga ha infatti voluto raccontare la convivenza con la malattia in un docufilm prossimamente visibile su Netflix, "Five Foot Two".

Dolore del corpo e dell'anima

E' invisibile perché non rilevata da analisi di laboratorio o da esami per immagini. Ne soffrono 2 milioni di italiani e al 90% sono donne, anche se spesso rimane non conosciuta né curata.

I dolori muscolari e l'affaticamento sono associati a cefalea, disturbi dell'umore, ansia e depressone, disturbi del sonno, disturbo post traumatico da stress. In Italia non è riconosciuta quale malattia invalidante né esiste una vera e propria terapia, lamenta lo scrittore Fabio Salvatore che ne soffre da tre anni, "se non bombardamenti di farmaci associati ad antidepressivi". Di recente, però. la Commissione Affari sociali della Camera ha approvato un testo che prevede di includere il disturbo tra le malattie croniche di rilevante impatto sociale e sanitario in modo che vengano garantiti livelli essenziali di assistenza.

Caratteristiche della malattia

Diagnosticarla non è semplice, proprio perché si manifesta in maniera subdola, diffusa.

La diagnosi non si fa con esame di laboratorio ma attraverso i sintomi riferiti dal paziente, principalmente dolori cronici in tutto il corpo, e anche per esclusione di altre patologie reumatiche o neurologiche che causano dolore. I sintomi sono accentuati da umidità, freddo, dolori premestruali. Quindi si valuta con la digitopressione in specifici punti dolorosi o "tender points". Il malessere pare dipenda non tanno da danni significativi ai tessuti, quanto dalla percezione alterata degli stati del dolore. Allora basta una semplice pressione perché si senta dolore. Le cause non si conoscono ma ci sono fattori scatenanti: lavoro, stress, eventi luttuosi o emotivamente molto forti, abusi sessuali subiti. I pazienti, spesso curati con analgesici e antidepressivi, devono re-imparare a usare la muscolatura e praticare tecniche di rilassamento.