Poco meno di un mese fa abbiamo parlato del ritiro degli yogurt venduti dai punti vendita Eurospin, causato dalla percentuale di plastica ritrovata all'interno delle confezioni di yogurt al caffè e alla banana. Oggi torniamo a parlare di prodotti ritirati dal mercato: nello specifico, è stata la famosissima catena alimentare multinazionale Lidl a ritirare delle confezioni di merendine. Stiamo parlando delle cosiddette "tortine della nonna" che al loro interno potrebbero contenere dei pezzi di metallo. Queste particolari merendine sono prodotte dalla Milbona.

La comunicazione arriva direttamente mediante un post sul social network Facebook, che ha diffuso l'allarme tra i consumatori. Esso riporta le seguenti parole: ''Se siete soliti comprare la ‘Tortina della nonna’ e la ‘Tortina alle mele’ con marchio Milbona da 300 grammi, fate molta attenzione, potrebbero contenere dei corpi estranei, di natura metallica''. L'origine delle merendine è prettamente italiana: vengono infatti prodotte nell'azienda Stabinger, in provincia di Bolzano.

Lidl: le scuse di venditore e produttore

Non tutte le confezioni sono soggette al problema dei pezzi di metallo, ma solo quelle aventi una data di scadenza che è inclusa tra il 24 febbraio e il 6 marzo 2018.L'invito della Lidl nei confronti dei clienti, ovviamente, è quello di evitare assolutamente il consumo di tali alimenti.

In un comunicato la catena alimentare spiega che nonostante il rischio di contaminazione sia molto basso, in via precauzionale, è stato deciso di effettuare comunque un richiamo al seguito della segnalazione del produttore della materia prima, in quanto si sarebbe accorto della possibilità di trovare frammenti di metallo in una partita di palma e cocco.

Ovviamente questi due ingredienti sarebbero stati adoperati per produrre le merendine che successivamente sono state tolte dagli scaffali.

Quando si verificano questi episodi la procedura ufficiale conferma che il ritiro viene effettuato su tutti i lotti, ma qualora i clienti avessero già acquistato almeno una delle confezioni "incriminate", questi ultimi, dovrebbero restituire quanto acquistato al punto vendita con annesso rimborso.

Sia la casa produttrice che il venditore si scusano per quanto accaduto. Nel caso di Lidl Italia non è la prima volta che vengono ritirati dei prodotti: l'ultima volta, è toccato alle confezioni di olio di semi di girasole.