Parassiti nella pasta: si tratterebbe dell’ennesimo caso di ritiro alimentare che il Ministero della Salute ha inoltrato in quest’ultimo periodo. Questa volta si tratterebbe di lotti di pasta di semola bio ‘Valbio ritirata per possibile presenza nelle sue confezioni di parassiti.

La marca e i lotti della pasta interessati al ritiro

Il recente ritiro pubblicato dal Ministero della Salute nella specifica sezione del suo sito in rete rivolta ai ‘richiami di prodotti alimentari’ interesserebbe questa volta un lotto della pasta di semola bioValbio’.

Il rischio risiederebbe nella presenza di parassiti al suo interno e nello specifico, come si legge nell’avviso pubblico, il prodotto coinvolto nel richiamo interesserebbe il lotto L171295089 nella confezione delle pipe rigate numero 135 e prodotte da Valbio, nello stabilimento di Rovato e precisamente nella provincia del bresciano. Inoltre è bene segnalare anche la data di scadenza interessata al richiamo che riguarderebbe le confezioni che riportano come data di scadenza quella del 14 marzo 2020 nelle confezioni da tre chili. Lo “Sportello dei Diritti” e in particolare nella persona del suo presidente D’Agata, consiglia ai consumatori in possesso di confezioni di pasta Valbio, interessate dal richiamo, di non consumare assolutamente il prodotto menzionato ma di riportarlo al più presto possibile presso il punto vendita d’acquisto.

I consumatori sono invitati, quindi, a controllare attentamente se i dati sopra indicati riguardano confezioni della pasta in loro possesso e in tal caso saranno dal negoziante rimborsati dell’importo dovuto.

Parassiti: contaminazione e sintomi

Sarebbero sempre più, all’ordine del giorno, le allerte che interesserebbero alimenti di varia natura.

Molto importante risulta, dunque, prestare molta attenzione ai cibi che si consumano, alla loro corretta conservazione e alle loro date di scadenza riportate sulle confezioni. Coloro che inavvertitamente si trovassero ad essere infettati da alimenti contaminati da parassiti potranno riscontrare effetti moderati o più gravi nelle ore successive alla loro ingestione.

I sintomi più evidenti sono rappresentati da forti crampi addominali, scariche di diarrea, anomala stanchezza, problemi evidenti di memoria ed altri che andrebbero fatti presente al medico per opportune terapie che vadano a bloccare, il più presto possibile, l’infezione eventualmente contratta.