Alcuni giorni fa è stato eseguito in Italia il primo trapianto di retina artificiale all'interno di un occhio di una paziente con dei problemi di cecità. L'intervento è avvenuto all'Ospedale San Raffaele di Milano a cura di alcuni esperti della vitreoretinica e oftalmoplastica dell’Unità di Oculistica. Tale tipo di operazione è avvenuta al mondo solo una decina di volte ed i risultati hanno dunque lasciato molto soddisfatti i medici che si sono occupati della vicenda. Attualmente la donna è stata dimessa dalla struttura ospedaliera.

Come funziona?

La paziente di 50 anni che fin da piccola è affetta da retinite pigmentosa è adesso in attesa dell'accensione del microchip inserito all'interno dell'occhio, che pian piano andrà a stimolare la retina in modo tale che la donna possa tornare a vedere in maniera graduale. Tra un paio di settimane avverrà la tanto attesa accensione e se tutto andrà per il verso giusto la cinquantenne tornerà a vedere inizialmente le luci e le ombre che la circondano e poi tutto il resto.

La malattia genetica della donna ha provocato una perdita graduale della vista che ha avuto il suo apice all'età dei 25 anni. Il microchip che è stato inserito nella retina contiene all'incirca 1600 sensori e si andrà a sostituire a quelle cellule che hanno smesso di stimolare il circuito nervoso ed hanno dunque causato la cecità alla paziente.

Tale operazione è possibile per coloro che hanno perso la propria vista in età adulta a causa di una malattia. I fotoricettori della retina non compiono più il loro lavoro nelle persone cieche ed in questo caso sono state sostituite da un piccolo fotodido elettronico in grado di trasformare la luce in stimoli elettrici.

Lo svolgimento dell'intervento

L'intervento alla donna è durato per circa undici ore ed è stato controllato dal dottor Marco Codenotti – responsabile del servizio di Chirurgia vitreoretinica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele. Questa specie di protesi è stata inserita solo in pochissimi pazienti in tutto il mondo. Marco Codenotti ha affermato che dopo l'operazione ci si aspetta che la retina compia la sua azione stimolante in modo tale che la paziente torni ad acquistare la vista persa molti anni fa.

Il dottore ha spiegato con grande soddisfazione che vedere la buona riuscita dell'intervento gli ha causato una enorme emozione, dato che tale tipo di operazione è molto complicata e da un momento all'altro ci può essere qualcosa che va storto o una complicazione. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi sulla vicenda.