Nessuno di noi vorrebbe vedere un nostro caro combattere contro la terribile Leucemia; se ciò accade ai più piccoli la cosa diventa ancora più straziante.
In Italia casi in aumento
In Italia oggi giorno sono sempre più i casi di adolescenti e purtroppo anche di bambini che si ammalano di leucemia. In alcuni casi esiste una cura specifica, i cui costi restano esorbitanti e pochi se la possono permettere.
Prima sperimentazione negli Stati Uniti
Nel 2012, in un ospedale della Pennsylvania, il Children Hospital di Philadelphia, dopo numerose ricerche è stata eseguita per la prima volta la terapia Car-T su una bambina.
Ma come avviene e che cosa fa la Car-T?
Come funziona la Car-T
Il primo passo da compiere per eseguire la Car-T, è prelevare dal paziente malato i suoi Linfociti. I Linfociti hanno sede nel midollo osseo e nel fegato, sono cellule fondamentali per il sistema immunitario. Essi vengono prelevati e, successivamente, modificati eseguendo la manipolazione e riprogrammati. Poi vengono reintrodotti nel corpo del paziente dove si metteranno in azione. Le cellule saranno ora capaci di riconoscere il tumore, presente anche nel midollo, e di combatterlo.
Terapia adatta a tutti
Questa terapia è adatta a tutti i pazienti, bambini, adolescenti e adulti malati di Leucemia Linfoblastica acuta, che si trovino in uno stadio avanzato.
Finora 75 casi curati con la Car-T
Il 2 febbraio 2018 è stata pubblicata sul New England journal of Medicine, famoso settimanale inglese, la lista e sintesi dei 75 casi che hanno aderito a questa cura.
Risultati ed effetti indesiderati
La Car-T è una grande scoperta, tuttavia bisogna essere prudenti. In alcuni casi in cui si è svolta la terapia, ci sono stati critici riscontri ed effetti indesiderati anche molto gravi, tra cui alcuni decessi.
In Italia guarito un bambino
A Monza Il 26 agosto scorso, un bambino affetto da Leucemia Linfoblastica acuta è stato il primo a sottoporsi a questa terapia e il piccolo è guarito.
Il mese scorso questa cura è stata avviata anche su un bimbo di quattro anni. Il piccolo era da tempo terribilmente malato e si temeva il peggio, tutte le terapie e anche il trapianto di midollo osseo da donatore esterno erano state vane.
I medici dell’ospedale Bambin Gesù decisero di sottoporlo alla Car-T.
Oggi il bambino sta bene, nel midollo osseo non è più presente il terribile tumore ma è ancora troppo presto per avere certezze della guarigione.
L'AIFA ha approvato la terapia
In Italia l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), ha approvato la sperimentazione oltre che all’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, anche in altri due ospedali: l’Ospedale San Gerardo di Monza e l’Ospedale pediatrico Papa Giovanni XXXIII di Bergamo.