Quasi 1000 persone contaminate, 659 ricoveri e 180 morti in Sudafrica a causa di salsicce contaminate e la causa dell'epidemia è stata trovata solo a gennaio. Il 12 gennaio scorso sono stati ricoverati nove bambini che frequentavano lo stesso asilo di Soweto con sintomi di acuta gastroenterite e febbre, e si è pensato subito ad una fonte alimentare. Il focolaio è stato subito dopo individuato all'interno di un impianto di un'azienda, la "Enterprise Foods", una delle maggiori ditte produttrici di alimenti in Sudafrica. Il batterio listeria monocytogenes è stato rintracciato nel 30% dei campioni posti sotto indagine e non solo, c'è un'altra contaminazione da batteri del genere Listeria in un altro impianto dell'azienda RCL Foods, nota come "Rainbow Chicken Limited", di cui non è stata ancora identificata la sequenza genica.

L'allarme e il ritiro dei prodotti

Dopo l'allarme è iniziata la corsa al ritiro dei prodotti incriminati dai supermercati e dalle mense, mentre tutta la popolazione è stata avvisata di non consumare prodotti di carne pronta per un tempo indeterminato. Il problema non è solo sudafricano, dal momento che gli alimenti contaminati potrebbero essere stati esportati anche nei Paesi vicini, per cui alcuni stati, come lo Zambia, hanno bloccato le importazioni di carni lavorate, di verdure e prodotti caseari, spesso ritirandoli dagli scaffali se già arrivati al dettaglio. A spaventare tutti è l'alto tasso di mortalità dell'epidemia, intorno al 27%, e si teme che il bilancio possa ancora aumentare. E' la peggiore epidemia di Listeriosi mai documentata e il Ministro della Salute ha incaricato personale sanitario apposito di intervistare i contaminati per poter scoprire cosa abbiano mangiato negli scorsi mesi.

Da qui si è riscontrato il forte legame tra l'epidemia e il consumo di carne lavorata, soprattutto di grandi salsicce chiamate "polony", molto in uso in Sudafrica.

La Listeriosi

La Listeria Monocytogenes è un batterio presente nel suolo, in acqua e nella vegetazione, che può contaminare diversi alimenti, tra cui latte, verdura, formaggi molli e carni poco cotte.

E' responsabile della listeriosi , una malattia che solitamente ha una bassa incidenza, circa 7 persone su un milione. Gli individui più a rischio sono i neonati e gli anziani o soggetti con sistema immunitario compromesso. L'infezione avviene per ingestione di cibi crudi o per contatto diretto nel processo di macellazione di animali infetti: il batterio penetra per via orale fino al tratto intestinale dove origina l'infezione sistemica, che viene trattata con antibiotici come ampicillina e gentamicina.

Provoca soprattutto infezioni del sistema nervoso come meningite, encefalite e ascessi cerebrali mentre in persone sane, gravemente infettate dà luogo a gastroenteriti. I sintomi sono febbre alta ed endocardite, peritonite e colecistite, meningite e paralisi dei nervi cranici. La malattia può verificarsi fino a due mesi dopo aver mangiato il cibo contaminato.