CATANZARO - Siamo in Calabria la regione dove, dall'inizio del 2018, ci sono stati l'80% di tutti i casi di morbillo, 164 in tutto. Il dato allarmante si apprende da una nota del Simit, cioè la Società italiana di malattie infettive e tropicali.

I dati che riguardano il nostro paese

Lo scorso anno in tutta Europa il morbillo ha causato la morte di 30 persone e ne ha fatte ammalare 14.451, parliamo del 400% di crescita dei casi di morbillo rispetto al 2016, quando vennero colpite dal virus soltanto 4.643 persone, questi dati si apprendono da una nota dell'Organizzazione mondiale della sanità.

Le nazioni maggiormente colpite dal morbillo sono la Romania con ben 5560 casi e l'Italia con 5004 persone colpite dal virus. Questo dato, relativo al nostro paese, è davvero allarmante considerando che si tratta di un terzo del totale di tutti i casi di moribillo registrati in tutta Europa, questo è ancora più preoccupante se si tiene in considerazione che l'anno precedente (nel 2016) i dati forniti dal Ministero della Salute riportavano solo 862 casi di infezione. La Romania è il paese con il più alto numero di morti causati dal virus del morbillo (19), il nostro paese è al secondo posto 4 morti ogni 5mila infetti.

Sempre secondo Simit, l'88% delle persone che hanno contratto la malattia non era stata sottoposta alla vaccinazione, mentre per il 6% dei malati si trattava di persone che non avevano ripetuto il vaccino una seconda volta, come vuole la prassi.

Pertanto si parla di un 94% di malati che non si erano sottoposti ad adeguata vaccinazione.

La nota del Simit rileva anche che il 44% delle persone che hanno contratto la malattia hanno avuto complicazioni tali da rendere necessario il ricovero in ospedale, parliamo di circa 2000 persone ricoverate per morbillo.

Un'unica arma: il vaccino

Massimo Andreoni, professore ordinario di malattie Infettive della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli studi di Roma Tor Vergata, ha ribadito che il modo per proteggerci da queste malattie è la vaccinazione.

La diffusione della malattia che ha caratterizzato il 2017 e l'incremento di casi di decesso dovuti al morbillo deve portare ad una riflessione sull'importanza dei vaccini, come unico strumento a nostra disposizione in grado di salvarci la vita.

Questo vale sia per chi ha l'obbligo di vaccinarsi, ma anche per coloro che, anche adulti, sono tenuti a fare un richiamo. Il motivo della diffusione di tale malattia è dovuto, proprio, ad un minor numero di persone vaccinate.