Attentato a Barcellona, è di 14 morti e centinaia di feriti il bilancio dell'atto terroristico che ha colpito il cuore pulsante di Barcellona avantieri intorno alle 17:05. Tra le vittime ci sono anche due nostri connazionali, entrambi in vacanza. La prima vittima è Bruno Gulotta, 35 anni di Legnano, padre di famiglia. Ha fatto in tempo a portare in salvo i suoi figli, poi è stato travolto dalla furia del furgone che ha percorso circa 600 metri a zig zag lungo l'area pedonale di las Ramblas con lo scopo ben preciso di colpire quanti più passanti possibili.

La seconda vittima italiana è Luca Russo, 25 anni di Bassano del Grappa. Era in vacanza con la fidanza che è rimasta ferita ma non sarebbe in pericolo di vita.

Attentatori uccisi, 2 ancora in fuga

Secondo fonti ufficiali sarebbero due gli attentatori attualmente ricercati, Younes Abouyaaqoub e Youseff Aalla, mentre sarebbero sei gli uccisi durante l'attentato di ieri sera avvenuto nella cittadina balneare di Cambrils, a 120 km da Barcellona. Tra i terroristi uccisi ci sarebbe anche il conducente del furgone bianco, Moussa Oukabir, diciasettenne marocchino, artefice della strage di las Ramblas che ha terminato la sua folle corsa al mercato della Bouqueria schiantandosi contro un chiosco.

Parla la polizia catalana

Confermato dal capo dei Mossos d'Esquadra al quotidiano El Periodico il collegamento tra la strage di ieri a Barcellona e a Cambrils e l'esplosione avvenuta mercoledì all'interno di una casa nella casa di Alcanar, per mezzo di una bombola di gas esplosa. Durante l'esplosione un uomo è morto ed un altro è rimasto ferito ed arrestato.

Nel luogo dell'esplosione sono state trovate circa venti bombole. Il capo della polizia catalana spiega che è stato possibile collegare l'esplosione di Alcanar agli attentati perché all'interno dell'abitazione sono stati trovati dei documenti. Inoltre gli inquirenti hanno appurato che l'utilizzo di quelle bombole era stato progettato dagli attentatori al fine di farle esplodere all'interno dei furgoni usati per investire i passanti, ma in seguito all'imprevisto della casa di Alcanar gli autori della strage avrebbero dovuto ridimensionare i loro piani e compiere un attentato un po' meno articolato.

Proclamati 3 giorni di lutto nazionali

Sono stati proclamati tre giorni di lutto in Spagna. Oggi migliaia di persone si sono riunite in plaza Catalunya insieme alle forze politiche spagnole per osservare un minuto di silenzio in omaggio alle vittime della strage. Al termine della commemorazione in tanti hanno urlato: "Io non ho paura".