Nello scorso anno, la copertura vaccinale è aumentata rispetto al 2016, in Italia. Dati alla mano, il vaccino esavalente ha coperto circa il 95% dei piccoli con appena 2 anni d'età, cosi come chiesto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Tali risultati sono stati raggiunti dalla maggior parte delle regioni italiane, 11 su 21. Altri dati però testimoniano come, nonostante polemiche e pareri contrari, le vaccinazioni siano aumentate in modo netto nel 2017, e magari a fine 2018 diventeranno ancora di più. Come al solito, a stilare le dovute tabelle ci ha pensato il ministero della Salute, che ha 'giustificato' il trend in aumento come una conseguenza diretta dell'obbligatorietà della preparazione artificiale in grado di fornire un'immunità acquisita.

Andiamo a scoprire tutti i dettagli della copertura nazionale.

Copertura per tutte le fasce

Il decreto approvato a luglio 2017 è, dunque, il principale fautore dell'aumento delle vaccinazioni obbligatorie passate da 4 a 10, che hanno incoraggiato anche i meno propensi ad effettuare i dovuti vaccini ai propri piccoli. Il ministero della Salute sostiene che i dati raggiunti sono sinonimo di efficienza del sistema vaccinale italiano che può ritenersi soddisfatto dei dati raggiunti lo scorso anno. Sono dunque aumentati i bambini vaccinati contro un antigene nella fascia d'età più bassa. Nonostante non abbiano raggiunto la soglia minima ( ma quasi, visto che si è sfiorato il 94,5%) sono state coinvolte anche regioni che nel passato si sono mostrate molto restie alla preparazione che garantisce l'immunità ai pazienti: si tratta per esempio della città di Bolzano, ma anche di regioni intere come la Sicilia e il Friuli Venezia Giulia.

Le novità sulle vaccinazioni

Su tutti le varie preparazioni svetta quella contro il morbillo, vero protagonista del 2017 che ha cosi tanto impaurito gli italiani, considerando i 5 mila casi fatti registrare, che molti si sono spinti ad accettare il trattamento. Fra i più piccoli si è infatti registrato un aumento dell 4,42% rispetto al 2016 che a sua volta aveva fatto meglio dell'annata 2015, povera di copertura nazionale: in quel caso la percentuale totale in Italia era stata del 91,68%.

In ultima analisi, informiamo che sono salite le coperture per quel che riguarda anche le vaccinazioni non obbligatorie anti-pneumococcica (88,4%) e anti-meningococcica C (80,7%). Non ci rimane che aspettare i prossimi dati, sul tema, in arrivo dal ministero della Salute.